Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

venerdì 4 luglio 2014

La fabbrica Kalter di Crespino del Lamone

Breve storia di una vecchia industria
elettromeccanica
ricerca di Claudio Mercatali, documenti di Ivo Chiari



Un depliant illustrativo
del termoconvettore Kalter



La Kalter comiciò la sua attività a Valbura all'incirca nel 1962, quando l'ing. G.T. Donati di Faenza, rilevò l'edificio dove aveva avuto sede la fabbrica del tannino dell'imprenditore tedesco Ugo Dho, attiva negli anni Cinquanta in una precedente avventura industriale.

La Kalter produceva termoconvettori, ossia radiatori e calorifieri per termosifoni. Il catalogo della ditta e il depliant illustrativo qui accanto spiegano più dei discorsi.





A prima vista può sembrare strano che in un paesino di montagna come Crespino sul Lamone ci sia stato un tentativo di industrializzazione.
Però occorre sapere che la località Valbura, a fianco di una cascata, era ed è adatta alla produzione idro elettrica e si poteva sfruttare la forza motrice della caduta d'acqua in vario modo.






Questo posto è stato sede di opifici fin dal Cinquecento e forse anche prima. In ordine di tempo qui c'è stato un molino, una fabbrica di calce, una fabbrica di tannino e appunto un'officina di termoconvettori. E poi anhe oggi qui funziona una moderna centrale idroelettrica automatica.



Il termoconvettore modello Rex (brevettato) della Kalter era un radiatore da piazzare sotto le finestre o incassato al muro, che diffondeva per mezzo di lamelle il calore prodotto da un tubo d'acqua calda.



Dunque la Kalter produceva energia idroelettrica per i suoi macchinari, con una turbina Francis collegata a una condotta che partiva dalla cascata di Valbura. Era una economia, ma comportava comunque il pagamento di una imposta di consumo dell'energia elettrica, come risulta dal registro di produzione della centrale.















A sinistra: il registro
di produzione
dell'energia elettrica,
in base al quale si
pagava l'imposta
di consumo.




A destra: Gli isolanti
di ceramica del vecchio
impianto elettrico
della fabbrica.



 Gli operai della Kalter nel 1975 erano:

Sergio Alpi, Giampiero Fabbri, Ettore Monti, Gino Zaccherini, Franco Visani, Angelo Alpi, Angelo Gamberi, Domenico Chiari, Renato Bellini, Giancarlo Baracani, Enzo Zaccherini, Silvano Bellini. Il direttore era Ivo Chiari.





Registro delle ore lavorate nell'ottobre 1975




Nell'ottobre di quell'anno lavorarono molto: dal registro delle ore lavorate risultano cinque turni da nove ore e per qualcuno di loro anche mezza giornata di sabato, per un totale di 45 - 50 ore settimanali.

Eccoli qui, impegnati nel loro lavoro:















A sinistra: Agostino Quadalti impegnato
 a saldare un termo convettore.
A destra: Luciano Samorì alla pressa.






A destra: Luciano Samorì controlla
 l'impianto a turbina per l'energia
elettrica.












Il molino di Valbura, a sinistra,
e gli edifici della Kalter a destra,
 negli anni Settanta.







L'interno della fabbrica
quando era in attività










L'interno della fabbrica.
Nel piano rialzato, a terrazzo,
c'era l'ufficio dell'amministrazione






Che cosa si vedeva dalle finestre della Kalter?






La cascata di Valbura ghiacciata, 
fotografata dalla fabbrica e dalla ferrovia, 
negli anni 1965 - 75.









L'ambiente attorno alla fabbrica è suggestivo, soprattutto se fotografato dalla ferrovia.
Si vede il binario della Faentina, diritto, e la strada per Firenze che serpeggia verso Crespino.
E' tutta su un muro a retta impostato nell'alveo del Lamone. Venne costruita così del 1820 - 1830 ai tempi del granduca Leopoldo di Lorena.



Fonte: Notizie e immagini di Ivo Chiari, che al tempo era il direttore della fabbrica. Informazioni da Franco Perfetti, attuale proprietario dell'edificio, e dalla maestra Giovanna  Pieri.







1 commento:

  1. Buongiorno,
    sono un ingegnere termotecnico di Bologna e solo oggi casualmente mi sono imbattuto in questo blog.
    Nel mio lavoro ho visto spesso installati negli edifici e condomini della mia città i termoconvettori marcati KALTER, modello REX, ma fino ad ora non ero mai riuscito ad avere informazioni o documenti tecnici su questa Ditta e su questi termoconvettori.
    Ringrazio quindi i Signori Claudio Mercatali e Ivo Chiari per questa pubblicazione, e ne approfitto per chiedere Loro se sono in possesso di documenti tecnici in cui siano riportate le rese termiche di tali termoconvettori, che mi sarebbero utilissime per il mio lavoro, e, in caso affermativo, se è possibile averne una copia per e-mail.
    Grazie.
    Cordiali saluti,
    Andrea Diolaiti - Bologna (e-mail: a.diolaiti@tiscali.it) .

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