Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

lunedì 20 ottobre 2014

1896 Il Comune mette all'asta il Monastero delle Domenicane


Nel Consiglio comunale si accende una discussione
e alcuni consiglieri 
si dimettono
ricerca di Claudio Mercatali


Il centro il Marradi






Per capire quello che stiamo per leggere serve un breve riassunto sulle vicissitudini del Monastero delle Domenicane di Marradi nella seconda metà dell’ Ottocento. Il convento, nel 1866, era stato espropriato dallo Stato e alle suore era rimasto solo un usufrutto.
Nel 1888 il Comune di Marradi, dopo un lungo contenzioso con l’Amministrazione dei beni demaniali, riuscì ad averlo in proprietà.



1889  Verbale di cessione del Monastero al Comune  di Marradi da parte 
dell'Amministrazione dei Beni Demaniali


Però il Comune era a corto di soldi e nel 1896 mise tutto all’asta e nel 1898 il convento tornò di proprietà delle monache. Non fu una decisione indolore, una parte dei consiglieri comunali votò contro la delibera di vendita, altri accusarono il Sindaco di favorire le monache e si dimisero.


Forse la vendita fu una necessità dovuta alla debolezza finanziaria del Comune o forse fu una scelta giusta dell’Amministrazione dell’epoca, perché a quel tempo le priorità erano la costruzione delle nuove scuole comunali e le strade più che la ristrutturazione di questo importante edificio.


Questo che segue è il verbale del Consiglio Comunale del 28 novembre 1896 quando 
ci fu da decidere se vendere o no. Leggiamo:

“… Il Sindaco Agnolozzi commendator Emilio mette in discussione il Progetto di massima per l’alienazione del soppresso Monastero delle Domenicane di Marradi:
  • L’asta si terrà con il metodo della candela di cera d’api. Il prezzo della vendita sarà pagato dal compratore al Comune in tre rate uguali, entro due anni. Le spese dell’incanto, del contratto e della registrazione faranno carico per metà all’acquirente e per l’altra metà al Comune.
L’asta con la candela si usa anche oggi.
Il prezzo di vendita è l’offerta migliore quando si spegne lo stoppino.
       
  
  • La chiesa sarà dall’acquirente tenuta aperta in perpetuo e officiata. In compenso per tale onere il Comune cede per uso del custode i locali indicati nell’annessa pianta (sei stanze accanto all’ingresso delle attuali Scuole Elementari)
  •  L’acquirente ha l’onere del mantenimento della chiesa…”.


Si apre la discussione:

“… I consiglieri Visani Scozzi dr. Paolo e Bandini dr. Attilio, opinano che la vendita all’asta pubblica tal quale è oggi proposta è esiziale (= rovinosa) per gli interessi del Comune, perché le condizioni sembrano fatte apposta per favorire le Monache ed escludere qualunque altro dalla vendita. Rilevano essere eccessivo quanto si stabilisce a favore del cappellano (lasciargli sei stanze). Il consigliere Bandini dr. Attilio nota infine che nei beni da vendere è compresa una parte dell’area necessaria per l’ampliamento dell’edificio scolastico, per cui il Comune sarebbe obbligato a riacquistarla…”.



 

Sopra, il refettorio  
A sinistra, la sala capitolare




 


“… Il Sindaco Agnolozzi commendator Emilio e l’assessore Fabbri Giovanni Antonio affermano che ogni indugio nell’alienazione torna a svantaggio dell’ Amministrazione Comunale, per le spese che deve annualmente sostenere e per il deperimento dello stabile. Respingono le accuse di voler favorire le religiose e che l’asta prevede il concorso di altri all’acquisto dello stabile. La Giunta è convinta di aver fatto quanto era nell’interesse del Comune e nell’animo della maggior parte del Paese…”.


Il coro interno


Si vota:
Il Sindaco Agnolozzi commendator Emilio, visto che nessuno presenta altre proposte, chiude la discussione e passa ai voti per appello nominale.
  • Rispondono si, approvando la vendita 11 consiglieri: Agnolozzi Emilio, Matulli Angelo, Agnolozzi Pietro, Piani Franco, Torriani Cesare, Mughini ing. Antonio, Cattani dr. Giovanni, Matteucci Giulio Cesare, Cattani Beniamino, Maiani Angelo
  • Rispondono no 7 consiglieri: Fabbroni Ugo Carlo, Bandini cav. Alfredo, Bandini dr. Attilio, Fabbroni Giovan Piero, Visani Scozzi dr. Paolo, Campana Raffaello, Ceroni ing. Francesco



 Il giardino del monastero
(l'Ort del mong)




La motivazione dei contrari la illustra Visani Scozzi:
… Perché in ordine alla relazione del 20.10.1893 si ritiene dannosa la rinuncia oggi fatta alla proprietà del campo e perché si ritiene che la vendita si sarebbe effettuata a migliori condizioni dopo che fosse stato chiesto il concentramento delle religiose al quale secondo l’opinante (cioè Visani Scozzi) il Comune avrebbe avuto diritto a termine dell’art. 6 della legge 7 luglio 1866….”

Il ”campo” di cui qui si parla è “l’Ort del Mong” e il “concentramento delle suore” è il fatto che secondo i sette consiglieri contrari, alle poche suore rimaste doveva essere riservato solo un pezzetto di Monastero, per mettere all’asta tutto il resto libero da vincoli.




Il monastero delle Domenicane prima 
della costruzione delle Scuole Elementari,
cioè a fine Ottocento




A questo punto c’è il colpo di scena. Prende la parola il consigliere Attilio Bandini:


… io sottoscritto in segno di protesta dichiaro di non poter più far parte di questo Consiglio e rassegno le mie dimissioni …”.

A lui si associano i consiglieri Alfredo Bandini, Gian Piero Fabroni, Francesco Ceroni e quindi il totale dei dimessi sale a quattro. Queste dimissioni non saranno più ritirate, nonostante alcuni tentativi di mediazione di cui si trova traccia nei documenti dell’archivio storico, e anzi il dissidio diventerà più profondo. E’ la crisi più grave del Consiglio comunale dai tempi dell’Unità d’Italia, perché la dimissione di quattro consiglieri in un sol colpo non era mai successa. 
L’amministrazione Agnolozzi andrà avanti ugualmente, verificando ogni volta il numero legale, perché anche in seno alla maggioranza c’erano delle crepe, per altri motivi. Però con un Consiglio incompleto e un dissidio interno il Comune fu amministrato a stento per qualche anno.



Fonti
Documenti dell’Archivio storico di Marradi.
Si ringrazia l'archivista Mario Catani per l'indispensabile aiuto dato.

Gli altri articoli della stessa serie sono in archivio a queste date:
29/01/2014 La soppressione del monastero delle Domenicane di Marradi
28/06/2014 Il convento delle Domenicane
30/07/2014 I poderi delle suore

Nessun commento:

Posta un commento