Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

domenica 24 maggio 2015

La Prima guerra Mondiale


Marradi e la prima Guerra Mondiale
ricerca di Luisa Calderoni






Cimeli della guerra
(atrio del Comune
di Marradi)



Il 25 maggio 1915, giorno dell'entrata in guerra dell' Italia, così si pronuncia il  Consiglio Comunale di Marradi:

"Adunanza del 25 maggio 1915
L'anno Millenovecentoquindici, e questo dì venticinque del mese di maggio nella residenza Municipale è stato convocato il Consiglio Comunale, in sezione ordinaria e in seduta di prima convocazione, per discutere gli affari posti all'odine del giorno.
Alle ore dieci, fatto l'appello nominale resultano presenti i Signori: Mercatali Palmerino, Meucci Giuseppe, Maestrini Luigi, Consolini Achille, Vanni Attilio, Ferrini Angiolo, Ciottoli Giovanni, Zacchini Francesco,Mercatali Emilio, Bandini Pietro, Pieri Carlo fu Angiolo, Ciottoli Dario, Bernabei Romano.



Assenti i Signori: Bandini Cav. Alfredo, Galli GIovanni, Cantoni Giovanni, Malavolti Angelo, Cappelli Giovanni, Squarcini Emilio, Gigli Dante, Cappelli Silvestro, Pieri Carlo fu Giovanni, Baldesi Cav. Avv. Giuseppe, Fabroni Dott. Leonardo, Tricca Cav Fosco, (...)
Assiste l'infrascritto Vice Segretario Nicolini Alfredo.


Il Presidente, P. Mercatali, constatato che il numero dei presenti è legale per deliberare, dichiara aperta la seduta.
E' data lettura del verbale della precedente adunanza che viene approvato all'unanimità.
Il Presidente (....) prima di procedere alla trattazione degli affari,

 ... manda un cordiale ringraziamento ai Signori Consiglieri tutti che riposero fiducia in lui eleggendolo alla non facile carica di Sindaco, specie in quest'ora tragica e perigliosa che attraversa non solo l'Italia nostra, ma l'Europa intiera.
E, mentre per il passato egli fu contrario alla guerra, oggi che gli eventi sono compiuti manda un augurio al nostro Esercito e confida che la vittoria, sollecita e completa, arrida a questo per il trionfo della civiltà e per la fine del nostro eterno nemico.
Termina augurandosi che anche l'appoggio del Consiglio tutto non gli verrà a mancare per il bene e nell'interesse del nostro paese. (...)






Adunata di militari nello slargo adiacente la Scuola Elementare. Sullo sfondo Casa Vigoli. 
Da notare a destra i pali di sostegno dei fili della linea elettrica della Centrale Fabbri.



Fortunato Mercatali, padre di Mauro e Vitaliano, in divisa. 








Tessere in metallo con i nomi dei nostri militari caduti, conservate nell'Archivio Storico del comune di Marradi


Qui di seguito reperti militari di proprietà di Francesco Cappelli


Attrezzo militare, che faceva da badile e zappetto, per scavare le trincee.


Caricatore con cartucce da fucile rinvenuto nella zona di Cortina.


Giberne , contenitori porta tutto, scartucce, sigarette, ecc


cartucce italiane che si distinguono da quelle tedesche per la punta rotonda



bomba a mano

elmetto italiano

interno dell'elmetto

La guerra allontanò molti uomini dal lavoro dei campi. A casa rimasero le donne, i vecchi, i bambini. Il Ministero dell'Agricoltura si adoperò per dare un riconoscimento a quelle donne che si erano distinte per la loro operosità, come risulta dalla seguente trascrizione di un documento del Consigliere Comunale Fosco Tricca, conservato nell'Archivio Storico del Comune di Marradi.


" Famiglie coloniche che più si distinsero nei lavori agricoli durante l'assenza degli uomini chiamati alle Armi in Comune di Marradi"


Ill.mo Signore,
                                             fino da quando il Ministero dell'Agricoltura dispose per i premi a quelle donne che più si fossero distinte nei lavori gricoli, in sostituzione degli uomini chiamati alle armi, ebbi incarico dal Sig. Sindaco di Marradi di prender nota di quelle più meritevoli di conseguire detti premi. La scelta non è stata facile poiché la maggior parte di esse, compresa dell'importanza del momento, si era dedicata con il massimo zelo ad ogni genere di lavoro campestre, anche il più faticoso; e qui mi preme far notare che a differenza del piano, i lavori in montagna, se non più difficili per le scarse culture sono però assai più faticosi per l'asperità del terreno, ma queste donne han sopportato le maggiori fatiche con sempre crescente attività e ardore e meritano l'ammirazione di tutti.
                              Date le grandi distanze e le difficoltà di comunicazione, non sarei  riuscito    nel mio intento senza il valido e coscienzioso aiuto dei parroci del Comune ed è per questo che ho potuto compilare la seguente nota.        

                                                                                                            Fosco Tricca
Marradi, ottobre 1917

A questa lettera segue una lista di donne dei poderi più disagiati, divise per "popolo", ovvero per zone: Popolo di Abeto, Gamogna, Grisigliana, Galliana,Popolano, LutiranoVal Nera, Gamberaldi, Valle Acerreta, Cardeto, Campigno. Di ogni donna vengono fornite brevi note sulla composizione familiare e sul nome del podere in cui vivevano  e  lavoravano.






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