Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

martedì 21 febbraio 2017

1208 I Faentini distruggono il Castellone

dal Chronicon 
di Agostino Tolosano
ricerca di Claudio Mercatali



Corteo storico in piazza del Popolo,
 a Faenza, durante il Palio del Niballo.


Agostino Tolosano era un canonico della chiesa faentina, vissuto agli inizi del Duecento. Nel 1219, quando era ancora giovane, fu colpito da paralisi e morì sette anni dopo. Secondo alcuni contemporanei si chiamava così perché originario di Tolosa, ma non c'è prova di questo e lui non ne parla mai nella sua opera, intitolata Chronicon, che descrive le vicende di Faenza e del territorio circostante fino al 1236.
Tolosano era vivente all'epoca dei fatti che ora ci interessano e quindi possiamo presumere che sia attendibile.

Caput CXXXI
"Nell'anno 1208 poiché Pietro Pagani non voleva obbedire a Gerardo di Rolandino, al quale era legato per giuramento, i Faentini cavalcarono a Susinana e alla pieve di Misileo, tagliarono vigne e alberi antichissimi, bruciarono le messi e perpetrarono altri atti ostili, che prima di loro nessuno aveva fatto in quei luoghi dalle vie difficoltose. Nello stesso anno distrussero nel mese di dicembre il Castellone, del predetto Pietro. Poi lo stesso Pietro venne ad un accordo con la città ponendo fine ad ogni contenzioso".





Il castellone
nel dicembre 2011


Questa vicenda è descritta anche 
nelle Memorie Storiche di Faenza, 
scritte da Gian Marcello Valgimigli 
(Brisighella 1813 - Faenza 1877)
con qualche variante, 
come si può leggere qui sotto.




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