Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

domenica 21 ottobre 2018

Le prescrizioni della Scuola Salernitana

Un viatico antico per la salute
e il benessere
tradotto da Serafino Razzi
Ricerca di Claudio Mercatali

 

 
 



Serafino Razzi, poliedrico frate dell’Ordine dei Predicatori, era un ipercinetico interessato a tutto. Abbiamo già detto di lui diverse volte qui nel blog e lo incontreremo ancora prossimamente. Oggi ci interessa la sua traduzione dal latino delle Prescrizioni della Scuola Salernitana, una antica istituzione di medicina medioevale. E’ una miniera di informazioni erboristiche e botaniche, e anche un giacimento di credenze, superstizioni e leggende più o meno fondate. Nella cultura orale tramandata il vero è così, un po’ c’è e un po’ non c’è. Però se una cosa si tramanda per dei secoli, un motivo ci sarà…
 

La pubblicazione fu curata da Giovanni Paci, di Marradi, nipote di Serafino da parte di madre, che la dedicò ad Antonio Salviati, di Pisa, un signore presso il quale lavorava come domestico. Sappiamo tutto questo da lui stesso e da suo zio, che lo incoraggiò nella stampa e scrisse la prefazione di quello che stiamo per leggere.

 


A sinistra e sotto: La dedica di Giovanni Paci ad Antonio Salviati, aristocratico signore di Pisa presso il quale Paci era domestico.
 

 




Di Pisa, a dì XXV luglio
MDLXXXVII (1587)
 
 
 

 
 

 

A sinistra e sotto:
La Prefazione di F.S.R. ORD.PRAED. (Fra Serafino Razzi dell'Ordine dei Predicatori)
ai benigni lettori
 

 
 
 

 
... Sia benedetto Dio ne' doni suoi
Amen
 
 
 
 
 
 
  
 
 
 
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Cur morietur homo, cui Salvia crescit in horto?
 
Perché morirà l’uomo al quale cresce la salvia nell’orto?

 Fonte: Le informazioni sulla Scuola Salernitana,vengono da ABAP, Sovrintendenza di Salerno
e Avellino

 

 

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