mercoledì 7 dicembre 2011

I mercatini di Natale a Marradi


Una tradizione nordica
interpretata in modo originale



I mercatini di natale sono di tradizione nordica, specialmente tedesca. Però da dieci anni si fanno anche a Marradi, nelle prime tre domeniche di dicembre. I mercatini marradesi, con il tempo hanno subito un' evoluzione e hanno assunto delle caratteristiche proprie. Qui da noi non piace la semplice rassegna delle bancarelle con gli addobbi natalizi e la gente gradisce una certa sceneggiatura di contesto, con intrattenimenti, personaggi e anche qualcosa da fare. Che cosa c'è nei mercatini marradesi? Giriamo un po' e vediamo:







Questo è il mercatino del 4 dicembre 2011. Si entra da un cancellino ornato e si incontra subito il banchetto del vin brulé. Bene, perché oggi è freddo.







Sopra: E' l'una e il ristorante all'aperto, sotto il Mercato Coperto, è pieno. Si mangia polenta e salsiccia, un classico in queste occasioni.

A destra: E' freddo, facciamo una sosta allo scaldamani prima di andare avanti.




Il vin brulé che abbiamo preso all'entrata ha già finito il suo effetto. Ce ne vuole un'altro: assaggiamo la ricetta di Giuseppe Paganini, che usa la Cagnina, un vino dolce di cui abbiamo detto nell'articolo sulla Sagra delle Castagne (vedi in questo Blog nel mese di ottobre).


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Gli addobbi natalizi non mancano di certo: ecco qui sopra il banco del negozio Fiorilla e qui a sinistra quello di Tiziana Fiorentini.


 Fantasisti e giocolieri, assieme agli immancabili cantori di gospel ci fanno compagnia.











Qui sopra a sinistra: Usciamo dalla porta in cima al percorso e passeggiamo fino al lago dell'Annunziata. Finiremo il giro più tardi.

 Sono appena le cinque e siamo già a sera. Il tempo è volato. Rientriamo dalla porta del mercatino, che ora è illuminata e facciamo il percorso inverso per tornare da dove siamo venuti.























E' cambiata aria, non è più freddo come prima. Oppure ci siamo acclimatati, o l'atmosfera natalizia con le luci della sera ci ha coinvolti e non ci fa sentire il freddo.


Ripercorriamo il paese senza accorgercene, il Babbo Natale davanti alla chiesa delle Domenicane sembra salutarci ... arrivederci a domenica prossima!


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