lunedì 26 marzo 2012

L'impronta delle canzoni dei migliori anni a Marradi è Musicaimpronta

di Rodolfo Ridolfi





I Tati, noto complesso marradese degli anni Sessanta. 
Dall'Alto: Enrico Gurioli, Flavio Bellini, Giorgio Casadio, 
Saverio Tagliaferri, Amos Fabbri.


Dino Campana scriveva: "Così conosco una musica dolce nel mio ricordo senza ricordarmene neppure una nota: so che si chiama la partenza o il ritorno". 

E’ stato anche per me un ritorno agli anni della gioventù ma le parole di quella musica dolce me le ricordavo tutte dopo pochi accordi accennati dalla chitarra di Amos.
Una serata indimenticabile quella della Cena Sociale dell’Associazione Musicaimpronta. Associazione musicale costituita per ricostruire la memoria storica musicale marradese e promuovere la cultura e l’attività musicale locale nel primo anniversario della sua costituzione. L’Albergo Ristorante Il Lago negli anni ’60 era il ritrovo di tutti i giovani del tempo, una sala da ballo che ospitava spesso gruppi e band.
All’imbarcadero del Lago in occasione della inaugurazione, ricordo come noi giovani e tutto il Paese assistemmo entusiasti al concerto del gruppo marradese del tempo che raggiunse vette di successo importanti non solo in Toscana: I Tati. Sabato sera 17 marzo il Presidente dell’Associazione, Amos Fabbri, intelligente e colto musicista, ha mirabilmente coordinato una serata che ci ha riproposto il sapore d’epoca. Eravamo in molti, i sessantottini della canzone, fra i Tati l’unico assente era Flavio Bellini (Trivilì) gli altri c’erano tutti: Enrico Gurioli (Cinto) alle tastiere, Giorgio Casadio (Celentano) al basso, Saverio Tagliaferri (Saverio) voce, Amos Fabbri (Amos) chitarra solista.


 








 
A sinistra: il ristorante Il Lago, negli anni Sessanta
A destra: il cosiddetto "imbarcadero" dove si noleggiavano i mosconi e le barche a remi per fare un giro nel lago dell'Annunziata.

 Dopo la cena tipica con tagliatelle e tortelli home made, musica dolce per il palato, ha preso il via il self made together che ha coinvolto proprio tutti da Gelly, batterista de la Filiale con Amos Fabbri, Angelino Cappelli ed il compianto Luciano Ravagli, a Franco Senzani che ha duettato con Amos Fabbri nella canzone Occhiali da sole, di Jonathan & Michelle (Cantagiro 1967) a Silva Gurioli che ha affrontato il microfono, non per parlare, ma per cantare Questo mio mondo (1968 I Giois), da Claudio Cappelli Maccherino che ha interpretato Una Miniera ( New Trolls 1969) fino alle eccellenze Angelino Cappelli, Pape Gurioli, Enrico Maria Papes dei veri e propri Giganti che hanno ricordato insieme i migliori anni della nostra vita: Tema (1966) e Una ragazza in due (1967), riportando alla mente quell’inizio degli anni ’70 quando il Gruppo di Enrico Maria Papes, Checco e Sergio inaugurava la Piscina Comunale con un indimenticabile concerto.

In conclusione le ultime leve di giovani talentuosi musicisti: Giovanni Vonella, batteria, Mattia Cappelli sax e Tommaso Scalini chitarra basso hanno dimostrato di aver raccolto il testimone di una tradizione musicale in piena espansione qualitativa e che grazie a Musica Impronta si arricchisce di un lavoro di ricerca, di testimonianze professionali e stimoli straordinari.


 
 

destra: I New Trolls 

A sinistra: Enrico Maria Papes



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