Il Maestro Dino Rossi
di Silvana Barzagli
Il marradese Dino Rossi (1913 -
1999), titolare del negozio di "mobili - caccia e pesca" in Via
Fabroni, a Marradi, sin da giovane, ebbe la passione del gioco della
"dama" soprattutto sotto l' aspetto della "problemistica"
sino a diventarne Maestro.
Per saperne di più la cosa
migliore è leggere l'articolo qui di seguito, pubblicato sul bimestrale
"Dama sport" dall' Organo Ufficiale della Federazione Italiana Dama del
gennaio - febbraio 2005.
Spesso, nel corso degli ultimi 50
anni, le riviste "Dama sport" e "La Settimana enigmistica"
hanno riportato ed ancora riportano problemi del Maestro Dino Rossi. Ogni tanto
qualche giovane problemista, entusiasta delle sue teorie, lo ricerca e lo studia
a fondo, traendone grande soddisfazione.
I Grandi del Damismo
(da Dama sport, gennaio - febbraio 2005)
I figli del compianto, maestro
hanno donato alla FID il materiale damistico del padre (libri, riviste e studi
vari sul problema). Hanno incluso una foto della tomba del Maestro, situata nel
cimitero di Marradi, sulla quale hanno posto una damiera di marmo. La damiera
riporta uno dei suoi famosi problemi , un (blocco) sospeso.
Per una curiosa coincidenza il
problema riprodotto è comparso sulla Settimana enigmistica dell' 11 settembre
1999, proprio nel giorno della morte del Maestro.
Nel 1982 Ghelardini annotava:
Nato a S.Benedetto in Alpe, in provincia di Forlì nel 1913, l'estroso e
polemico problemista romagnolo si è fatto molti più nemici che amici,
damisticamente parlando, durante tutto l'arco della sua vita dedicata alla
pedine, che supera ormai nettamente il mezzo secolo di attività, sempre
appassionata, spesso frenetica. La causa di questo scollamento è sempre il suo
carattere indomabilmente contestatario, rigoroso e puntiglioso da ... vero
rompiscatole. Sempre sorridente, però, gentile se si parla d'altro, diventa
intrattabile se la parola torna alle pedine ...
Dino Rossi fa parte di diritto del gruppo dei migliori problemisti
italiani, è un innovatore e ha tanto estro come compositore quanto spirito di
contraddizione come uomo.
I famosi problemi di blocco, che rappresentano la stoccata segreta di
Rossi, scaturiscono dalla sua fervida fantasia e sono tutta un'altra cosa dai
problemi consueti: qui il blocco non si vede, non si presagisce, i pezzi sono e
rimangono sospesi e liberi finché la resa dei conti ti arriva di sorpresa dove
e quando meno te lo aspetti.
Le sue contese sulla regolamentazione problemistica durano ormai da
decenni, ingarbugliate e insolubile: le sue teorie sulla "legalità"
dei pezzi, sulle mosse "retrograde" riproposte sempre con estrema
convinzione e testardaggine hanno portato spesso all'esasperazione molti
problemisti e dirigenti del damismo nostrano.
Dino Rossi (a destra) in torneo.
In questo momento le cose
gli vanno bene,
perché ha un pezzo in più.
perché ha un pezzo in più.
Un altro problema di Rossi,
su Dama Sport
La regolarità di un problema doveva essere dimostrata, secondo Dino
Rossi, dalla possibilità di raggiungere la posizione indicata giocando tutta la
partita dall'inizio, con mosse di comodo.
Una teoria pazzesca, impraticabile, ma il bello è che questa terribile
strada a ritroso lui riuscì a farla fino ad arrivare alla posizione esatta di
più di un problema.
Da allora molti problemisti illustri si sono misurati in polemiche e
sfide su questa teoria.
Franzioni e Lavizzari inviarono al Rossi un problema di Gino Di Pasqua
e lo sfidarono a dimostrare se discendeva da una partita regolare. "Solo
un pazzo" rispose questa volta il Rossi "può pensare che un problema
discenda da una partita". Ma poi si applicò anche a questo caso e riuscì a
raggiungere la posizione del problema partendo dall'inizio. Il pazzo c'era,
evidentemente ed era lui, il Rossi!
Dino Rossi
durante una premiazione
Studio di un problema in un quaderno
appunti del maestro.
appunti del maestro.
Per approfondire: sito dama sport, cerca Dino Rossi. "Il finale sospeso" contiene
200 problemi a lui dedicati dal maestro Perani /p.perani@gmail.com)
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