Un giro in bicicletta
nelle valli del Lamone,
dell'Acerreta
e del Tramazzo
di Claudio Mercatali
Oggi 3 settembre è una giornata tiepida
di fine estate, giusta per un giro in bicicletta nei monti della Romagna Toscana. Si
parte da Marradi e si torna da Tredozio dopo essere passati da Modigliana. A
dirsi è semplice e a farsi può essere complicato: sono 50 km, con tre salite a
scavalcare tre monti, non lunghe ma toste: il Beccugiano (circa 5 Km) la Collina
(3 km) e la strada di Pian di sopra (3,3 km). Siamo in tre e abbiamo impiegato
4 ore e 30, comprese due soste e qualche divagazione.
La villa di Beccugiano
Dalla vetta si vede un bel
panorama, verso Monte Romano e la villa di Beccugiano, un bell' edificio del
Settecento. Al Passo prendiamo la discesa del Torretto, e al ritorno
sboccheremo dalla strada che si vede a destra in questa foto, ossia la comunale
di Pian di Sopra. Chi ha gamba potrebbe fare anche il contrario, ma il cartello
spiega che la pendenza qui è del 18% e se uno non è ben allenato sale con la
lingua di fuori e con la bici a mano.
Anche la discesa si fa sentire e
si va giù con i freni ben tesi, passando dalla villa di Sessana e infine dalla
chiesa di Abeto.
A lato: la villa di Sessana
Sotto: la chiesa di Abeto
Dalle fotografie si dovrebbe
capire quanto pende la strada.
se le vuoi ingrandire
Dopo la chiesa di Abeto comincia
il fondovalle e la strada piana. Non è caldo ma le mosche cavalline cominciano
a farsi sentire.
Questi insetti pungenti campano rincorrendo
e beccando i cavalli al pascolo e non ci sono tante possibilità di fuggire.
Però non sopportano l'odore delle foglie di kiwi e quindi ci fermiamo un attimo
nella piantagione di Campolasso per staccarne qualcuna da mettere nel manubrio
e in tasca.
Campolasso
Siamo così giunti al chilometro
10 e al confine con l'Emilia Romagna. Fra 1 km usciremo dal comune di Marradi
per entrare in quello di Modigliana. Il sito è bello, silenzioso e panoramico.
La campagna è curata, coltivata fino a Briccola, che è l'ultimo podere di
Marradi in alto, a mezza costa.
Il fondovalle dell'Acerreta al Km 10.
In
fondo alla strada c'è il ponte
di S.Reparata, confine con l'Emilia Romagna.
A mezza costa Briccola,
ultimo podere di Marradi.
I miei compagni sono ripartiti e
sono già un puntino laggiù in fondo. Mi capita spesso di attardarmi per fare
qualche fotografia o curiosare un po', lo sanno e sopportano, ma non è bene
insistere tanto.
Linari
Si passa vicino a Linari, la
fattoria dove nel Cinquecento nacque Rocco Guerrini, un architetto progettista
di fortezze che emigrò in Germania dove divenne famoso. I Tedeschi gli hanno
dedicato un busto, a Lubbenau, vicino a Berlino, che è questo qui accanto, con
lui che ci guarda un po' minaccioso. Per chi vuole saperne di più su questo
blog alla data 15 aprile 2013 c'è una ricerca.
Si pedala veloci, con il 50/19,
un rapporto per le strade di fondovalle con qualche saliscendi, e nel giro di
poco si arriva a Modigliana. Con la bicicletta si può passare dalla via
vecchia, accanto all'ex seminario e sboccare nella piazza con la chiesa dell'ex
vescovado.
Modigliana. L'ex seminario (a destra)
e la strada vecchia.
Andremo a prendere un caffè in
centro, vicino alla casa di don Verità, il prete scomunicato perché amico di
Garibaldi e contrario al potere temporale dei papi.
Sullo sfondo: il podere Guida. Siamo entrati nel comune di Tredozio.
Si tratta ora di risalire la valle
del Tramazzo per 10 km, fino a Tredozio. La strada è piacevole, nuova, ben
asfaltata e la fatica non si sente. Eccoci a Guida, l'ultimo podere di
Modigliana. Ora siamo nel territorio di Tredozio.
Facciamo il pieno dell'acqua
perché ci attendono due scavalchi. Il primo è il Passo della Collina, che
comincia da questo imbocco invitante. E' un' illusione: la strada sale senza
pietà per tre chilometri e per me la storia si ripete, cioè pedalo lento, al
limite del ribaltamento, però con soddisfazione arrivo in cima senza soste.
L'inizio del Passo
della Collina
Al valico
Al valico c'è di nuovo il confine
di regione e si torna in Toscana, nel comune di Marradi. Dal 1428 al 1923 tutti
e tre i comuni formavano una parte della cosiddetta Romagna Toscana ed erano in
provincia di Firenze.
Poi quell'anno Benito Mussolini,
per allargare la Provincia passò Tredozio e Modigliana sotto Forlì e lasciò
Marradi sotto Firenze. Brisighella è sempre stata sotto Ravenna e così ora
questi comuni, che in realtà formano un unico territorio, sono spartiti fra tre
province di due regioni differenti, con una serie di inconvenienti che sarebbe
lunga da dire ma si può immaginare.
Dalla Collina si vede la valle
dell'Acerreta e il crinale opposto, sul quale dovremo salire, perché Marradi è
oltre quello.
Il primo scorcio della Valle Acerreta
dalla Collina
Si tratta dunque di scendere nel
fondovalle, percorrerlo per qualche chilometro e salire si nuovo.
Dalla Collina il paesino di
Lutirano fa
un bell' effetto.
un bell' effetto.
Lutirano
L'incrocio per Pian di Sopra è
ben segnalato e non si può sbagliare, anche perché poco prima c'è il B&B
Rio Bulbana, che ha questo aspetto particolare.
Il rio è appunto quello della
valletta laterale che stiamo per risalire.
Finalmente siamo al Casetto di
Pian di Sopra, la salita è finita e si vede in panorama opposto a quello di prima. Con un certo orgoglio uno
che è arrivato qui gongola, perché la strada fatta di là in fondo a qui è
tanta.
Il Casetto di Pian di Sopra
Per arrivare a Marradi mancano
ancora 11 Km ma sono in discesa o in piano, panoramici e rilassanti. E così si
chiude l'anello del giro ciclo turistico in questo angolo della vecchia Romagna
Toscana.
La Provincia di Firenze all'epoca del
Granducato di Toscana.
In blu è segnato il percorso fatto oggi. Non
abbiamo sconfinato
nello Stato Pontificio
nemmeno di un metro.
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