La frazione cerca di staccarsi
dal suo capoluogo
ricerca di Claudio Mercatali
(prima parte)
Capita in molti Comuni che una
frazione si senta trascurata dal capoluogo. In questi casi si innescano le
polemiche e gli inevitabili rancori. Non è raro nemmeno il caso che una
frazione cerchi di staccarsi per fare comune a sé. Nella nostra zona questo
capitò nel 1907 a Brisighella, quando la frazione di Fognano chiese l'autonomia
perché si riteneva poco considerata dal suo capoluogo. E' facile immaginare il
clima provocato da una richiesta del genere, maturata dopo una serie di
contrasti sempre più aspri e poi portata in Consiglio comunale.
Seguiamo le vicende attraverso la
stampa locale con gli articoli pubblicati dal settimanale Il Piccolo, cattolico
e apertamente contrario all'autonomia di Fognano.
A Fognano era sorto un Comitato
Promotore che, raccolte le firme necessarie, chiese la convocazione del
Consiglio Comunale di Brisighella per discutere la questione.
3 marzo 1907 Al Consiglio Comunale di Brisighella
Nel corso della discussione l'ufficio ragioneria di
Brisighella smontò questa tesi e dimostrò che invece il passivo sarebbe stato
quasi inevitabile. Il giornalista de Il Piccolo commentò così:
Al momento della votazione i quindici consiglieri di
Brisighella votarono contro la scissione e naturalmente i sei di Fognano furono
a favore. I fognanesi presenti non la presero bene:
...
ed anche le acclamazioni coscienti a base di fischi fatte dai fognanesi
presenti al voto degli incoscenti consiglieri brisighellesi ...
La
replica
I conteggi dell'ufficio ragioneria del Comune di
Brisighella erano stati il pezzo forte della serata, forse decisivi per le
incertezze di qualche consigliere.
Il fatto che Il Piccolo li avesse riportati con risalto
nel suo articolo provocò una replica del Comitato:
... Non è vero che le affermazioni del
Comitato promotore fognanese separatista siano state distrutte da
incontestabili dati di fatto; le cifre non provano la verità, e i 15 voti
contrari ottenuti non rappresentano per noi che lo spirito di avversione, di
egoismo e di campanilismo innato nella grande madre patria che nella sua prodigalità
eccessiva ha poi costretto tanti figli a chiedere la separazione ...
... concludiamo con l'affermare che il
deliberato consigliare di Brisighella lascerà negli animi strascichi indelebili
...
5 maggio 1907
Il problema passa alla Provincia
La delibera del Comune di
Brisighella non era un atto definitivo, perché secondo la legge dell'epoca
l'ultima parola spettava alla Delegazione Provinciale. Il Comitato Promotore
investì dunque del problema la Provincia di Ravenna e l'assemblea si tenne il 5
maggio 1907.
I trenta consiglieri discussero
molto e infine furono presentate due proposte:
1) Il consigliere Buzzi propose
un Ordine del Giorno che prevedeva un referendum consultivo, per conoscere
precisamente il seguito popolare che aveva questa idea di fondare un comune
autonomo.
2) Il Presidente Scalaberni propose invece di risolvere la questione con
una delibera, senza referendum, visto che la Provincia aveva per legge il
diritto di intervenire sulla questione.
Ognuna delle due votazioni si
chiuse alla pari, con quindici favorevoli e altrettanti contrari. Dunque, per
legge, non avendo ottenuto la maggioranza le richieste dei fognanesi furono
entrambe respinte.
L'articolista de Il Piccolo
commentò:
... Questo risultato strano, se vogliamo,
riteniamo per altro abbia chiuso ogni discussione e voto in merito e davanti al
Consiglio Provinciale: il suo significato, secondo noi sarebbe questo: il
desiderio del Consiglio Provinciale di una soluzione della vertenza che
accontenti tutte due le parti, e questo se fosse possibile ci parrebbe certamente
il meglio.
Però un risultato come questo, che non era un si e nemmeno un no esarcerbò ancora di più gli animi, perché il Comitato Promotore,
che non aveva vinto ma non aveva nemmeno perso continuò a darsi da fare ... ne
riparleremo ...
Fonte: Emeroteca della Biblioteca Manfrediana di Faenza, per gentile concessione.
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