domenica 22 maggio 2016

1907 Il Comune di Fognano

La frazione cerca di staccarsi
dal suo capoluogo
ricerca di Claudio Mercatali
(prima parte)




Il centro di Fognano 
nei primi anni del Novecento



Capita in molti Comuni che una frazione si senta trascurata dal capoluogo. In questi casi si innescano le polemiche e gli inevitabili rancori. Non è raro nemmeno il caso che una frazione cerchi di staccarsi per fare comune a sé. Nella nostra zona questo capitò nel 1907 a Brisighella, quando la frazione di Fognano chiese l'autonomia perché si riteneva poco considerata dal suo capoluogo. E' facile immaginare il clima provocato da una richiesta del genere, maturata dopo una serie di contrasti sempre più aspri e poi portata in Consiglio comunale.

Seguiamo le vicende attraverso la stampa locale con gli articoli pubblicati dal settimanale Il Piccolo, cattolico e apertamente contrario all'autonomia di Fognano.

A Fognano era sorto un Comitato Promotore che, raccolte le firme necessarie, chiese la convocazione del Consiglio Comunale di Brisighella per discutere la questione.


3 marzo 1907 Al Consiglio Comunale di Brisighella



... Una folla di quella borgata (Fognano) aveva invaso l'aula delle adunanze onde assistere alla discussione, passata attraverso la tranquillità di una burrasca ...




Secondo il Comitato Promotore il nuovo ente avrebbe avuto soldi a sufficienza per il proprio bilancio e anzi ci sarebbe stato anche un avanzo.
Nel corso della discussione l'ufficio ragioneria di Brisighella smontò questa tesi e dimostrò che invece il passivo sarebbe stato quasi inevitabile. Il giornalista de Il Piccolo commentò così:

 ... se l'aritmetica non è un'opinione l'esito che si raggiungerebbe col creare un nuovo comune a Fognano è davvero incoraggiante pei i suoi futuri amministrati!!! ...

Al momento della votazione i quindici consiglieri di Brisighella votarono contro la scissione e naturalmente i sei di Fognano furono a favore. I fognanesi presenti non la presero bene:

... ed anche le acclamazioni coscienti a base di fischi fatte dai fognanesi presenti al voto degli incoscenti consiglieri brisighellesi ...


10 marzo 1907 
La replica

I conteggi dell'ufficio ragioneria del Comune di Brisighella erano stati il pezzo forte della serata, forse decisivi per le incertezze di qualche consigliere.
Il fatto che Il Piccolo li avesse riportati con risalto nel suo articolo provocò una replica del Comitato:

... Non è vero che le affermazioni del Comitato promotore fognanese separatista siano state distrutte da incontestabili dati di fatto; le cifre non provano la verità, e i 15 voti contrari ottenuti non rappresentano per noi che lo spirito di avversione, di egoismo e di campanilismo innato nella grande madre patria che nella sua prodigalità eccessiva ha poi costretto tanti figli a chiedere la separazione ...

... concludiamo con l'affermare che il deliberato consigliare di Brisighella lascerà negli animi strascichi indelebili ...


5 maggio 1907
Il problema passa alla Provincia

La delibera del Comune di Brisighella non era un atto definitivo, perché secondo la legge dell'epoca l'ultima parola spettava alla Delegazione Provinciale. Il Comitato Promotore investì dunque del problema la Provincia di Ravenna e l'assemblea si tenne il 5 maggio 1907.

I trenta consiglieri discussero molto e infine furono presentate due proposte:

1) Il consigliere Buzzi propose un Ordine del Giorno che prevedeva un referendum consultivo, per conoscere precisamente il seguito popolare che aveva questa idea di fondare un comune autonomo.

2) Il Presidente Scalaberni  propose invece di risolvere la questione con una delibera, senza referendum, visto che la Provincia aveva per legge il diritto di intervenire sulla questione.

Ognuna delle due votazioni si chiuse alla pari, con quindici favorevoli e altrettanti contrari. Dunque, per legge, non avendo ottenuto la maggioranza le richieste dei fognanesi furono entrambe respinte.


 





L'articolista de Il Piccolo commentò:

... Questo risultato strano, se vogliamo, riteniamo per altro abbia chiuso ogni discussione e voto in merito e davanti al Consiglio Provinciale: il suo significato, secondo noi sarebbe questo: il desiderio del Consiglio Provinciale di una soluzione della vertenza che accontenti tutte due le parti, e questo se fosse possibile ci parrebbe certamente il meglio. 


Però un risultato come questo, che non era un si e nemmeno un no esarcerbò ancora di più gli animi, perché il Comitato Promotore, che non aveva vinto ma non aveva nemmeno perso continuò a darsi da fare ... ne riparleremo ...


Fonte: Emeroteca della Biblioteca Manfrediana di Faenza, per gentile concessione.


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