Trilussa
nel settimanale faentino
ricerca di Claudio Mercatali
Trilussa, anagramma di Carlo
Alberto Sallustri letto a rovescio, Sa - lus - tri (Roma, 1871 - 1950) fu poeta e giornalista,
noto per i suoi scritti in dialetto romanesco. La sua biografia completa si
può trovare facilmente su internet e non conviene ripeterla qui. Basterà
ricordare che durante il Ventennio si dichiarò "non fascista" e non
volle mai la tessera. Nel dopoguerra venne
nominato senatore a vita quando ormai era alla fine. Lusingato, fedele al suo
spirito commentò: "m'hanno nominato
senatore a morto" e dopo poche settimane in effetti spirò.
Ora Trilussa ci interessa perché spesso pubblicava nei giornali popolari i suoi acuti epigrammi e sonetti, per
capire che gradimento avessero. Era una tattica intelligente, perché "si
scrive per gli altri" ossia un concetto è valido se i lettori lo apprezzano
o lo disprezzano ma comunque lo capiscono.
Il settimanale faentino Il Popolo
nei primi anni del secolo pubblicò diversi componimenti di Trilussa, perché
meritevoli, ma soprattutto perché politicamente pungenti nei confronti degli
avversari (soprattutto i Socialisti). Il Popolo era infatti il settimanale del
Partito Repubblicano, sezione di Faenza.
Questo settimanale era in vendita
anche a Marradi, dove però era meno letto del Piccolo, il periodico cattolico
ancora oggi in edicola.
Questo perché Marradi era ed è un paese fortemente cattolico e i sentimenti repubblicani e socialisti avevano meno seguito.
Questo perché Marradi era ed è un paese fortemente cattolico e i sentimenti repubblicani e socialisti avevano meno seguito.
Il fatto che Il Popolo fosse letto
anche a Marradi si dimostra con uno scritto di Giovanni Campana, il padre del
poeta, che comparve nel febbraio 1907. Giovanni, maestro elementare, in quell' anno
volle muovere una critica all' amministrazione liberale e cattolica marradese, a
proposito di alcune questioni scolastiche spiegate qui accanto e quindi si rivolse a Il Popolo perché difficilmente
Il Piccolo avrebbe pubblicato le sue doglianze.
Scriveva bene il maestro
Giovanni, non era poeta ma era chiaro nel dire, al contrario del figlio ...
Detto questo passiamo a Trilussa,
che ci interessa di più. I nostri bisnonni ebbero modo di leggere, quasi in
anteprima, gli scritti di questo poeta dialettale, che sono questi ...
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se vuoi una comoda lettura
Trilussa
Fonte: Emeroteca della biblioteca
comunale di Faenza,
per gentile concessione.
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