venerdì 11 agosto 2017

Marradi negli anni Trenta


Una serie di immagini
dalla collezione
di Giuseppe Farolfi
 
 
 
 
 

 
 
Il paese, visto dalla zona di Villa Grilli. Negli anni Trenta era circondato da campetti terrazzati, spesso lavorati a vigna e zappati.
 
La "marra" nei secoli antichi era uno zappetto adatto a dissodare terreni pietrosi e probabilmente da questo viene il nome "Marrato o Marradi".
 
 
 
 
Il paese visto dal monte di fronte, con la prospettiva sinistra - destra rispetto alla foto precedente.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Questa è la visuale all'imbocco della strada per Palazzuolo sul Senio. Siamo nel 1946, il Ponte Grande è appena stato ricostruito e ha le spalline di cemento. Si vedono ancora le macerie di alcune case.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Queste che seguono sono tutte immagini
di via Fabroni negli anni Trenta.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La differenza più evidente rispetto 
oggi è che mancano i marciapiedi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La gente è vestita a festa e probabilmente
questa è una domenica mattina.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Qui, e anche nella foto precedente, si vede che la fontana pubblica vicino al convento delle Suore Domenicane non è dov' oggi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Anche piazza Scalelle era senza marciapiedi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Clicca sulle immagini
se le vuoi ingrandire.
 
 
 
 
 
 
 
 
Il paese è sempre stato molto devoto alla Madonna del Popolo.
Nei primi anni Cinquanta venne fatta una colletta per arricchire la statua della Vergine e del bambin Gesù con due corone d'oro del peso di 600g.

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