una nuova
Diocesi
ricerca di Claudio Mercatali
Brisighella ha dato i natali a
ben sette cardinali e ha sempre fatto parte della Diocesi di Faenza. Però nel
1612, per ambizione, ci fu un tentativo di formare una nuova Diocesi, separata
da quella faentina.
Lo storico Antonio Metelli, nella
sua Storia di Brisighella e della Valle di Amone ci racconta che, essendo
cambiati i tempi, passato il periodo delle fazioni fra Guelfi e Ghibellini, gli
animi dei brisighellesi erano diventati "fiacchi e mogi", però ad un
certo punto si risvegliò l'animo gagliardo degli abitanti della Terra e
successe che... leggiamo ...
Dunque il clero di Marradi si
oppose alla costituzione di questa nuova diocesi e i preti di Modigliana si
rivolsero addirittura al Granduca Cosimo II perché impedisse il fatto.
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Il Granduca scrisse a
Guicciardini, suo ambasciatore in Vaticano, per impedire che Brisighella avesse
giurisdizione religiosa anche nella parte della valle sotto la sua sovranità e
i brisighellesi si rivolsero a Paolo Spada, il Tesoriere di Romagna, cioè un
alto funzionario pontificio. Era scoppiata una guerra
diplomatica fatta di intrighi e di sotterfugi, fra i corridoi vaticani. La spuntò Guicciardini e la nuova
diocesi non si fece.
Daria Albicini di cui parla
Metelli nel suo articolo era la moglie di Paolo Spada. Questi erano i genitori
del futuro cardinale Bernardino Spada, che all'epoca dei fatti narrati (1612)
era ancora un ragazzo.
NOTA
Una diocesi staccata da quella
faentina venne poi costituita in un'altra circostanza storica (nel 1851) e la
ottennero i modiglianesi. Comprendeva Dovadola, Marradi, Rocca S.Cassiano,
Tredozio e altri territori della Romagna Toscana.
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