mercoledì 10 gennaio 2018

Tommaso Minardi


Un bravo artista di famiglia
faentina e marradese

ricerca di Claudio Mercatali
 
  Autoritratto
 
Tommaso Minardi, disegnatore e pittore, nacque a Faenza nel 1787 da Carlo Minardi, tintore faentino e Rosa Stanghellini, di Marradi. Il cognome Stanghellini un tempo era comune qui in paese e si trova in tanti documenti antichi.  Rosa da sposata si trasferì a Faenza ed ebbe cinque figli.
La casa di famiglia è in pieno centro, a Faenza, e oggi è come si vede qui sotto:
 
Da suo figlio Tommaso ci è giunto questo delicato ricordo di lei: “ Mia Madre, Rosa Stanghellini, di Marradi, era un angelo d' anima, di fisionomia significante, vivacità e modestia mirabile. Perduto il povero mio Padre nel 1822, non ancora settuagenario, primo mio pensiero fu quello di far venire mia Madre e ...”.

 
Fin da ragazzo Tommaso mostrò una predisposizione innata per il disegno e la pittura, tanto che fu inviato a Roma perché affinasse la sua arte.
Nei primi tempi visse alla bohémien in una soffitta, come si vede in questo autoritratto ...
Però era così bravo che nel 1818, a 31 anni, venne nominato Direttore dell’ Accademia di Belle Arti di Perugia, con una lettera di presentazione di Antonio Canova, uno dei più grandi scultori dell’epoca.
Per tutte le altre notizie del Nostro conviene leggere direttamente la biografia di don  Antonio Montanari (1871) che era un suo contemporaneo e quindi aveva notizie più precise e dirette.

A noi non rimane che ammirare i quadri di Minardi e soprattutto i suoi disegni:
 Anatomia
di nudo maschile 1836

Il sogno di san Giuseppe (Vangelo di Matteo 1,18 - 24 )
"Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria ..."

 
 


La “Missione degli Apostoli” 1864
Quirinale, Sala degli Ambasciatori

 

Erminia fra i pastori è un personaggio della Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso.
 
 
 
 Però Minardi è soprattutto un ritrattista e un disegnatore di volti espressivi:


Una testa con barba e baffi,
1815 - 1817 circa: 
Studio di espressione 
 
 
 
 

Sbalordito + assorto, 1815 -1817 circa
Studio di espressioni


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Uomo giovane e vecchio 1815 circa







 
 
Due teste di vecchio barbuto 1816







 
 
 
Testa di fanciullo 1820 – 1830
 
 
 
  Studio di teste barbute
 
 
 
  
 
Minardi era anche uno spiritoso interprete di racconti biblici:
Quando gli Ebrei entrarono a Canaan il re Balac, intimorito, chiamò il profeta Balaam perché li maledicesse.  
Però Geova mandò un angelo con la spada incontro a  Balaam per fermarlo.  La sua asina lo vide, si accovacciò e non volle andare avanti. Balaam  adirato cercò in ogni modo di farla alzare. L’asina gli disse: ‘Se vado avanti l’angelo ti ucciderà’. Allora l’angelo comparve anche a Balaam e gli disse: ‘Perché maltratti la tua asina? Se lei non avesse deviato da me, ti avrei colpito a morte, senza farle del male’.
 
 
 
Nel 1854 Minardi si ammalò e fu sul punto di morire, ma poi si riprese.
Nelle crisi profonde, come capita anche a noi, la memoria corre indietro, ai ricordi dell'infanzia ...
 
 
 ... e Minardi disse al suo amico e biografo Guglielmo De Sanctis che sua madre gli raccontava che ...
Leggete qui sopra, soprattutto la pagina in giallo, che è una bella e fantasiosa  immagine della valle del Lamone alla fine del Settecento. 
"... Ma eccomi a dirti alcune cose curiose della mia vita. Quando mia madre fu di me gravida desiderò rivedere i suoi parenti in Marradi in compagnia del marito. Sta Marradi in Toscana, sul declivio degli Appennini, ai confini della Romagna ..."

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