Breve storia di una linea
mai costruita
ricerca di Claudio Mercatali
Il Corriere della Romagna Toscana,
3 giugno 1906
Nel 1906 fu avanzata la proposta
di unire la ferrovia Faentina alla ferrovia del Casentino, cioè di collegare
Marradi con Pratovecchio - Stia. La cartina qui accanto chiarirà di che cosa
stiamo parlando.
Il Corriere della Romagna Toscana, un giornale diffuso nella zona di Marradi, Modigliana, Rocca S.Cassiano e S.Sofia si fece promotore dell' idea e pubblicò una serie di articoli a sostegno.
Leggiamone uno:
Leggiamone uno:
"Nello scorso numero
brevemente accennammo alla costituzione di un comitato per il tronco
ferroviario Marradi - Stia. Torniamo oggi sull' argomento, per dimostrare
l'utilità e la convenienza di questa nuova linea. Esaminiamo con rapido sguardo
e senza alcuna pretesa di critica tecnica i progetti presentati da valenti
ingegneri sulla direttissima Bologna - Roma: tutti questi progetti, ad
eccezione di quelli Naldoni, Mottura e Mercandi hanno il difetto capitale di
voler toccare Firenze ... tutti tagliano fuori la vasta zona romagnola, così
agricola e industriosa ... invece ... l'ing. Naldoni propone per ragioni
economiche, nel suo dettagliato progetto, di costruire il tratto Crespino -
Stia di soli 36 chilometri.
E perché, dimenticando il progetto Naldoni, non
si cerca addirittura di unire Stia con
Marradi (circa 30 km)? Si avrebbero così da Bologna a Marradi, per Faenza, 85
km di linea costruita, da Marradi a Stia crica 30 km da costruirsi e da Stia ad
Arezzo 45 km di linea già costruita: totale 160 km. Mentre il percorso da
Bologna ad Arezzo per la Porrettana è di 219!
panorama di Stia
Questo progetto ci sembra l'unico
che, senza perdere di vista il carattere di una linea di interesse nazionale e
strategico, la quale unisca Bologna, piazza commerciale e militare importante,
con Roma, cuore della Nazione, soddisfi anche gli interessi locali e attraversi
una zona popolata e industriosa. Inoltre questo progetto costerebbe pochi
milioni allo Stato, poiché si usufruirebbe in gran parte di linee già
costruite.
Con il raddoppiamento del binario e con l'acceleramento dei treni i
pochi chilometri di maggior percorso in confronto ai progetti finora presentati
sarebbero facilmente compensati. Occorre che da tutta la Romagna, dal Casentino
e da tutti i paesi interessati dalla
Faenza - Firenze si appoggi questo progetto e si costituisca senza indugio un
Comitato autorevole per proporre e sostenere questo nuovo tronco ferroviario
...
L'idea incontrò un certo consenso, venne discussa al consiglio comunale
di Marradi e ripresa anche da altri giornali. Ecco qui a sinistra un editoriale del Messaggero
del Mugello su questo argomento, del 17 giugno 1906.
Si costituì un Comitato
promotore, che si attivò con intelligenza e solerzia per coinvolgere i
comuni che potevano essere interessati e cioè mezza Romagna e il Casentino fino
ad Arezzo.
Poi vennero coinvolte le province di Venezia e Ferrara, perché nelle intenzioni dei promotori questa linea avrebbe dovuto essere un collegamento primario con Roma.
Poi vennero coinvolte le province di Venezia e Ferrara, perché nelle intenzioni dei promotori questa linea avrebbe dovuto essere un collegamento primario con Roma.
Però nello stesso anno erano cominciate anche le discussioni
per collegare Firenze e Bologna, con una ferrovia direttissima in grado di sostituire
l'ormai vecchia Porrettana e questa concorrenza divenne ben presto
insostenibile. La linea Marradi - Stia non poteva certo essere una alternativa
alla tratta Bologna - Firenze e fu accantonata.
clicca sulle immagini per avere
una comoda lettura
L'ing. Zannoni, che l'aveva
proposta per primo all' inizio del secolo, dovette rinunciare a difendere la sua
stessa idea, come si legge nell' articolo qui accanto.
.
Se questa linea fosse stata costruita, oggi le Ferrovie dello Stato
forse avrebbero un ramo secco in più da gestire, ma anche un percorso
naturalistico eccezionale attraverso l'asse dell' appennino, con una stazione a
S.Benedetto in Alpe, una a S.Godenzo e un'altra a Castagno d'Andrea ...
A sinistra: Un Minuetto nella linea Arezzo - Stia
Sotto: Un minuetto sulla Faentina, a Ronta
Bibliografia
1) Il Messaggero del Mugello
2) Il Corriere della Romagna Toscana,
3) documenti del sig. Vincenzo Benedetti
2) Il Corriere della Romagna Toscana,
3) documenti del sig. Vincenzo Benedetti
Nessun commento:
Posta un commento