ricerca di Claudio
Mercatali
Il “logo” delle
Società di Mutuo
soccorso era
questo.
Lo storico Giovanni Mini in un libretto del 1898 dice che a Marradi c’è:
“ … una Società Operaia, senza scopi politici, istituita
il 15 settembre 1872 che conta 300 soci effettivi e 40 onorari e ha un
patrimonio di 19.000 lire …”
La SOMS al gran completo davanti alla loggia del Municipio di Marradi (da Tarabusi)
Le Società Operaie di Mutuo Soccorso (SOMS) sorsero nella seconda metà dell’Ottocento per sopperire alle carenze dello Stato e dare ai lavoratori una prima tutela. Ebbero subito grande successo e ben presto per mettere ordine il governo fece la legge n° 3818 del 1886 che è molto chiara:
Legge
15 aprile 1886 n°3818 Costituzione legale
delle Società di Mutuo Soccorso
Art. 1 Possono conseguire la personalità giuridica, le
Società operaie di mutuo soccorso che si propongono tutti od alcuno dei fini
seguenti: assicurare ai soci un sussidio, nei casi di malattia, d'impotenza al
lavoro o vecchiaia; aiutare le famiglie dei soci defunti.
Art. 2 Le Società di mutuo soccorso potranno cooperare
all'educazione dei soci e delle loro famiglie; aiutare i soci per l'acquisto
degli attrezzi del loro mestiere, ed esercitare uffici di previdenza economica.
Però in questi casi deve specificarsi la spesa e il modo di farvi fronte
nell'annuo bilancio. Il denaro sociale non può essere erogato per fini diversi
da quelli indicati in questo articolo e nel precedente.
Sopra: 20 settembre 1872 Il Questore di Firenze chiede che gli venga inviato lo Statuto per verificare il rispetto delle Regole stabilite dalla Legge.
Art. 3 Lo statuto deve contenere: la sede della società;
i suoi fini; le modalità di ammissione e di eliminazione dei soci; i doveri e i
diritti, le norme per l'impiego del patrimonio sociale; le discipline per la
validità delle assemblee, delle elezioni e delle deliberazioni; l'obbligo di
redigere verbale delle adunanze, degli uffici esecutivi e di quelle del
comitato dei sindaci revisori dei bilanci.
Art. 4 La Società si registra alla cancelleria del
Tribunale civile… Adempiute queste formalità, la Società ha conseguita la
personalità giuridica, ed è un ente collettivo distinto dalle persone dei soci.
Art. 5 Gli Amministratori debbono essere soci di essa.
Essi sono mandatari temporanei revocabili, senz'obbligo di dar cauzione, salvo
che sia richiesta dallo statuto. Essi sono personalmente e solidalmente
responsabili: dell'adempimento del loro mandato; della verità dei fatti esposti
nei resoconti sociali; della piena osservanza degli statuti sociali.
24 settembre 1909 La richiesta al Sindaco per avere il permesso di fare la festa sociale al Castellaccio di Biforco (con corteo e pranzo all'aperto).
Dunque queste società sorsero con nobilissimi
intenti e la loro attività fu preziosa, visto che allora non c’era la
Previdenza Sociale. La gestione era quanto di più democratico si potesse avere e
gli articoli della legge del 15 aprile 1886 andrebbero bene anche oggi per le
nostre associazioni senza fini di lucro.
Con il trascorrere dei decenni alcune SOMS
divennero dei laboratori politici, soprattutto per i partiti della sinistra,
altre divennero quasi delle cooperative. Tutte queste caratteristiche, che di
per sé non sono negative, non erano tollerabili dal fascismo che infatti alla
fine degli anni Venti le abolì e inglobò i loro beni negli Enti del Regime.
Negli anni Cinquanta alcune SOMS dopo azioni legali e politiche complesse,
riuscirono a riavere dallo Stato le loro proprietà e si ricostituirono.
Centoquarantasei SOMS sono attive anche oggi (una
è a Tredozio) e si occupano soprattutto di previdenza integrativa. Però questo
non è il nostro caso, perché la Società di Marradi nell’ ultimo dopoguerra non
fu ricostituita. Non è facile trovare dei documenti della SOMS di Marradi,
perché la maggior parte dei documenti era custodita nella Casa del Fascio che nel 1944 fu rasa al suolo da una bomba d’aereo.
I Primi amministratori (1872)
L’Archivio storico del Comune ci è d’aiuto e nei
verbali dei Consigli comunali del 1874 risulta che la Società chiese un
contributo al Comune. Per motivare questa richiesta la SOMS illustrò la sua
attività e quindi non rimane che leggere che cosa dice:
“…
questa Istituzione è diretta a promuovere la moralità, l’istruzione e il
benessere degli operai così come apparisce dallo Statuto … il quale stabilisce,
fra le altre lodevoli disposizioni, la concessione di giornalieri sussidi ai
Soci malati e di un mensile soccorso a quelli divenuti inabili al lavoro …”
Dunque la Società operava come una cassa mutua e
un po’ anche come assicurazione contro gli infortuni. Nel 1874 la SOMS ottenne
dal Comune un contributo di 150 lire, che però non venne ripetuto gli anni
successivi.
I primi due bilanci
La SOMS fondò anche delle società per azioni e delle cooperative. Diventava socio ordinario o benemerito chi sottoscriveva cartelle. Nel 1888 iniziò la raccolta di denaro per costruire delle case operaie e il 12.09.1888 il Consiglio comunale deliberò che:
“ … Visto il manifesto del 18.06.1888 per la
costituzione in Marradi di una Società Anonima Cooperativa per azioni per la
costruzione e il rifacimento di case operaie … il Consiglio si riserva di
deliberare l’acquisto di azioni quando la Società sarà legalmente costituita”.
Nel 1909 un Comitato della SOMS fondò la Cooperativa cittadina di consumo.
Furono emesse azioni da 8 lire, fino ad un capitale sociale di 4.000 lire. Il
denaro si versava presso il caffè di Palmerino Mercatali, in via Fabroni.
Questa cooperativa aprì una rivendita nei locali in cui oggi c’è il forno Sartoni, in via Fabbrini, con il nome di Unione Cooperativa di consumo. Alla fine dell’Ottocento la SOMS fu premiata con medaglia d’argento dal Ministero dell’agricoltura industria e commercio.
Questa cooperativa aprì una rivendita nei locali in cui oggi c’è il forno Sartoni, in via Fabbrini, con il nome di Unione Cooperativa di consumo. Alla fine dell’Ottocento la SOMS fu premiata con medaglia d’argento dal Ministero dell’agricoltura industria e commercio.
Un’altra fonte di finanziamento erano le fiere di
beneficenza. In un vecchio annuncio troviamo scritto che “…il 17 maggio 1883 la SOMS organizzerà una
fiera per finanziare il fondo pensioni dei soci e dare un contributo ai malati
cronici dell’Ospedale, anche se non soci. Il Comitato passerà di casa in casa a
raccogliere offerte e oggetti. La fiera si terrà nel giorno anzidetto nel
villino Mercatali …” (quello accanto ai giardini del monumento, che allora non
c’erano).
La medaglia del Ministero per le SOMS
Fonti Documenti dell’archivio storico del Comune di
Marradi