15 agosto 1938
ricerca di Claudio Mercatali
Firenze nei primi anni del
Novecento era una delle capitali italiane della Letteratura. I circoli di
Papini e Soffici, le riviste letterarie La Voce, Lacerba, La Ronda, Solaria e
Il Marzocco, facevano testo. Una vita cittadina brillante si svolgeva al bar
delle Giubbe Rosse e al caffè Paszkowski.
Raffaello Franchi, ritratto
da Ottone Rosai
Raffaello Franchi, fiorentino
(1899 - 1949) in quegli anni
era un ragazzo, fattorino del telegrafo con la
passione
per la poesia e stravedeva per Papini e i letterati
dell' ambiente
della Voce e di Solaria.
"quando venne la prima volta in casa di Papini (1914) con le
tasche piene di poesie manoscritte mi parve di riconoscere a un tratto Giannettino
di collodiana memoria scappato di nascosto dalle pagine del libro. Ragazzetto
petulante e di loquela un po' becera, allora, con i pantaloni corti e le calze
lunghe nere, goletta bianca inamidata alla marinara e sciarpa rossa a fiocco,
saltellava irrequieto nel piccolo studio di Papini, senza trovare il modo di
sedersi".
Questo ragazzo, nell'ambiente
alternativo e frizzante dei letterati fiorentini, imbastì una relazione con
Sibilla Aleramo, che aveva 23 anni più di lui e pianse quando lei lo lasciò per Dino
Campana. Il ricordo della poetessa gli rimase dentro per diversi anni,
come del resto l'amore per Dino Campana, come lui stesso ci dice nell'articolo
qui accanto:
" ... Dino Campana è stato uno dei più forti amori letterari della mia
adolescenza ...".
Fonte: Campo di Marte, rivista di
Lettere e Arte. Quindicinale fondata a Firenze
nell' agosto del 1938
e finanziata dall' editore Enrico Vallecchi. I redattori
erano Alfonso Gatto e Vasco Pratolini. Chiuse nel settembre 1939 allo
scoppio della II Guerra Mondiale.