Un sito dove forse nacque un santo
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di Claudio Mercatali
Giovanni
da Vespignano era un sant’uomo vissuto agli inizi del Trecento a Firenze e
sepolto nella chiesa di San Pier Maggiore, nel quartiere di Santa Croce.
Questa
chiesa alla fine del Settecento fu sgomberata e demolita perché pericolante e una
costola del santo fu portata a Borgo San Lorenzo prima nella chiesa di Olmi e
poi a San Giovanni Maggiore, un chilometro verso Ronta, lungo la strada
Faentina Vecchia che passava dietro a Panicaglia. Nel Mugello era venerato e una reliquia del suo scheletro in primavera veniva portata in processione nelle
campagne.
Che
cosa c’entra Marradi con tutto questo? Per arrivare a noi bisogna compiere
ancora qualche giro largo.
Don Giuseppe Maria Brocchi in una memoria del 1761 si vanta di essere stato il promotore del trasporto di una costola del santo a Borgo San Lorenzo e nel documento qui accanto ci fornisce una dettagliata biografia che bisognerebbe leggere prima di andare avanti anche se questo sacerdote come scrittore è un po’ vanitoso e noiosino.
1) Secondo
il fiorentino don Brocchi il santo nacque nel Mugello, a Vespignano, fra Borgo
San Lorenzo e Vicchio, dove forse nacque Giotto.
2) Secondo
il faentino don Magnani il santo nacque nella casa padronale di Vespignano, al
Passo della Collina, fra Marradi e Tredozio.
Questa
seconda ipotesi è quella che ci interessa di più ed è documentata anche da
Jacopo Fabroni, un notaio dell’Ottocento appassionato di storia locale, che ci
fa sapere quello che è scritto qui accanto.
Anche
l’abate del Settecento Giovan Battista Tondini, nativo di Tredozio, segue
questa ipotesi e aggiunge che secondo le informazioni avute dalla famiglia
Vespignani, proprietaria di tanti poderi là da quelle parti, fra i quali anche
Vespignano, nel crinale c’era una chiesetta chiamata San Martino in Collina,
nel quale il futuro santo si ritirava in preghiera.
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se le vuoi ingrandire
In
effetti la chiesa di San Martino in Collina c’è ancora, distrutta ma
riconoscibile ed è facile raggiungerla dal Passo, imboccando la cosiddetta
Strada panoramica, che corre da Vespignano fino lì e prosegue verso i poderi La
Collinaccia e Piangiano, fino alla chiesa di Cesata, dalla quale si può
scendere ad Abeto o proseguire fino a Modigliana, sempre sul crinale.
E’ un trekking rilassante, ottimo in primavera e in autunno. Alla Maestà di Piangiano c’è un’altra chiesina, caposaldo della processione delle Rogazioni che partiva da Cesata e tornava indietro di lì. Era il punto di ritrovo per una importante festa di settembre che richiamava tanta gente da Lutirano e da Tredozio e che ogni tanto viene ripetuta da un gruppo di appassionati del luogo.
Lutirano visto dalla Maestà di Piangiano.
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