sabato 22 giugno 2013

La Malva sylvestris

Il fiore dell’estate
di Claudio Mercatali



La malva qui da noi si trova in mezzo ad altre erbe, un po’ dappertutto, ai bordi dei campi e nei prati. Fiorisce da giugno a settembre. E' una pianta della famiglia delle malvacee, che comprende diverse specie: quella che ci interessa è la malva sylvestris, ma le sue sorelle sono tante: alcea, aegiptia, cretica, neglecta, parviflora, pusilla, verticillata ...
Si riconosce bene dal fiore, pentamero (5 petali), che ha una tonalità pallida fra il lilla e il lavanda, detto appunto color malva,  una delle tante gradazioni del viola.


E' forse la piantina più venduta in erboristeria, per la preparazione di infusi.
Per preparare una teiera di tisana si mettono 15 grammi di foglie e fiori essiccati in mezzo litro di acqua bollente per almeno cinque minuti, la dose giornaliera è di 2 o 3 bicchieri.
Per preparare il decotto: si fanno bollire 25 grammi di fiori e foglie in mezzo litro di acqua per 10 minuti, si filtra, si strizzano con accortezza fiori e foglie per non sprecarne il contenuto, 2 tazze al giorno. In tutti e due i casi si dolcifica a piacere, meglio se con il miele.

A che servono questi preparati? Secondo il detto popolare "La malva da tutti i mali salva". Gli erboristi sono più sofisticati e dicono che è una pianta omnimorbia, ma il significato è lo stesso. Qui da noi era il rimedio tradizionale per il mal di gola (si facevano i gargarismi) e si usava anche per disinfettare la bocca, facendo dei risciacqui.

E' eliotropica, cioè nel corso della giornata i fiori girano seguendo il sole. Secondo i puristi dell' erboristeria i fiori vanno colti appena schiusi, la mattina presto, e conservati in vasi di vetro, sigillati. Prima di coglierli bisogna lavarsi le mani e stropicciarle in alcune foglie di malva.


A fianco: è mattina e questa malva ha i fiori appena schiusi rivolti a est (a destra nella foto). Nel primo pomeriggio i fiori sono voltati a ovest (a sinistra) perché hanno seguito il sole.     

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