giovedì 6 settembre 2012

La "stralunata" di settembre



Un trekking notturno 
sopra a Marradi



La luna, al teleobiettivo, sorge
sopra la pineta di Pian dei Preti
(dalla Sassogna, la sera prima)


I percorsi classici dei trekking notturni qui da noi sono per Trebbana, Lozzole o Gamogna, a Natale o a Pasqua, per la messa di mezzanotte. Però quest' anno è venuta la passione anche per altri percorsi. Oggi è il 1 settembre e questa che stiamo per compiere è una scarpinata lungo un crinale sopra a Marradi, dal quale si vede il paese illuminato e un bel tratto della valle.

C'è tanta gente, più del previsto:

Francesca Alpi, Alberto Baldassarri. Gabriella Baldini, Francesco Barzagli, Stefano Bentivogli, Katia Berretti, Davide Billi, Valentina Billi, Pierluigi Calamini, Elmo Camporesi, Romana Cattani, Ermanno Cavina, Milva Fabbri, Nada Francioli, Aldo Fregnani, Tommaso Gentilini, Stefania Ghetti, Massimo Giannotti, Caterina Graziani, Maura Lelli, Raffaella Marolli, Claudio Mercatali, Fabrizio Montaguti, Giuseppe Naldoni, Riccardo Naldoni, Rita Neri, Gianluca Parodi, Gianni Perfetti, Vittorio Pieli, Patrizia Pifferi, Paola Pizzinato, Gian Maria Randi, Roberto Randi, Marianna Rossi, Selene Salomone, Cinzia Samorì, Marco Sartoni, Ivan Sbarzaglia, Donatella Scalini, Liliana Senzani, Marco Solaroli, Flavia Tondini, Marco Visani, Andrea Zambelli.


 
La vecchia strada per la Badia 
del Borgo all'imbrunire



Perché proprio il primo giorno di settembre? E' semplice: è sabato e c'è la luna piena. Il chiarore della luna è importante nei trekking notturni, perché permette di vedere il profilo dei monti e le luci del fondovalle. 


Si parte da piazza Scalelle all'imbrunire e si imbocca il Voltone di Casa della Volpe, per andare nella vecchia strada per la Badia del Borgo.
Oggi potrà sembrare incredibile ma fino agli anni Trenta, questa stradina era l'unico percorso carrettabile per andare alla Badia.
A Val Bigoncio si imbocca la strada comunale per Gamogna, che sale ripida subito. Ad un certo punto c'è un bivio al quale si deve andare a sinistra. Si arriva così al crinale e la Badia del Borgo fa un bell' effetto là in basso. E' quasi notte e ormai servono le luci frontali.
                   
La Badia e il Castellone al crepuscolo


Il peggio è passato e non c'è più salita. Il sentiero percorre il crinale, passa da Castelnuovo e dolcemente arriva al podere di Monte Gianni. Qui la visuale verso nord è ampia e si vede la vallata fino a S.Martino in Gattara.


E' buio. 
Sopra a Castelnuovo la Luna è uscita dalle nuvole. 
E' una fortuna perché c'è riflesso e si può fotografare 
in lontananza.



Popolano e S.Martino
da Monte Gianni



Ora il sentiero si infila in una pineta e diventa pietroso e malagevole. Però a tratti si vedono le luci di Marradi sulla destra e l'effetto, con la luna piena, è notevole. E siamo così giunti a Pian dei Preti. In paese non c'è nessun ricordo di qualcosa che riguardi i preti in questa località. In realtà secondo gli anziani che vivevano qui vicino il nome prima del rimboschimento sarebbe stato Pià di Pré (Pian dei Prati) poi deformato in Pià di Prit. Da qui in poi scendere verso il paese è un piacere.


 
 
 
  
Marradi da Casa 
della Volpe
e il Voltone.







Il percorso è stato di otto chilometri, compiuto in due ore e mezzo, senza fatica eccessiva, alla fine tutti a tavola alla sede dell' Associazione Il Solengo. La passeggiata è stata organizzata dall'ANUU Migratori, Gruppo di Marradi.



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