ricerca di Claudio Mercatali
Il Primo Maggio è la Festa del Lavoro.
Nel primo Novecento era la tipica festa dei Socialisti riformisti e
massimalisti (i futuri Comunisti), dei "Rossi" in genere, degli Anarchici,
e dei cosiddetti "Popolari" che erano i laici con venature
anticlericali più o meno marcate. Non era festa per i Monarchici, per i
Cattolici e tanto meno per i Signori. Oggi questa prerogativa è caduta e la
festa è accettata da tutti.
L'origine risale al 1882 e si
deve al sindacato americano Knights of
Labor (Cavalieri del Lavoro) che con altri sindacati la fissò al
primo Maggio. In Europa
la festività fu accettata dai delegati Socialisti della Seconda Internazionale (Parigi, 1889) e ratificata in Italia due anni
dopo.
Nei primi anni del Novecento il
primo Maggio era un evento anche qui a Marradi. Ecco come organizzarono le cose
i Socialisti del Circolo Operaio ....
Per indire delle manifestazioni
si doveva chiedere l'autorizzazione al Sindaco e Guglielmo Ranieri e Sante Neri
scrissero così:
Ill.mo Signor Sindaco Marradi
Si previene la S.V. Ill.ma che domani avrà luogo la commemorazione del
1° Maggio, tenuta dal sig. Giulio Ricci di Firenze nella sala del Circolo
Operaio, posto in via Pescetti n° 8, alla ora 20,30.
Marradi 30 aprile 1903
Prima del 1910 questa via partiva
dall'inizio del paese e finiva al Ponte Grande. Poi venne dimezzata, e dal
ponte alla chiesa prese il nome di via Celestino Bianchi.
Dopo la comunicazione al Sindaco fu
affisso un manifesto nelle vie del paese, dove si diceva che:
Circolo Operaio di Marradi
aderente al P.S.I.
LAVORATORI !
Ormai da molti anni, da quando
cioè fu proposto come solenne mondiale manifestazione proletaria per la
conquista delle otto ore il primo Maggio si festeggia, in ogni nazione, da ogni
lavoratore che senta, che operi e che voglia. Sono folle immani di contadini
che in questo dì lasciano la zolla feconda e le messi verdeggianti; immense
coorti di operai della officina e della industria che, oggi, si assentano dal
fumigante opificio rumoroso, ove il consueto fragore delle macchine tace, come
se un'ora di dolce riposo fosse scoccata anche per le cose.
E noi, qui in Marradi, che
accenna a rompere l'alto sonno, onde fu presa, disinteressandosi, come di cose
non sue, delle civiche e politiche contese e delle economiche battaglie,
tessuto e fulcro della vita moderna, lo vogliamo noi pure, lavoratori
festeggiato questo giorno!
Rida, o rida anche qui tra le
montagne brune e gli scroscianti ruscelli spumosi, il sole di maggio, e scaldi
e avvivi e inciti coi raggi d'oro!
LAVORATORI !
Il giorno che è vera pasqua per
voi, il primo Maggio, lucente simbolo
di fratellanza e di solidarietà auspicio augurale di miglioramento e di
vittoria è giunto! Sia festa per tutti voi, e abbandonando per oggi il lavoro,
cui tornerete domani, non abbiate soltanto in mira il divertimento e lo svago,
ma ricordatevi che i giorni sacri delle rivendicazioni umane si festeggiano
precipuamente con atti di volontà. perciò in un patto novello stringendo oggi i
forti cuori e le destre vigorose, dite ai potenti del mondo che, organizzati ed
uniti e congiunti in un fascio poderoso, voi volete che la redenzione umana da
ogni schiavitù economica come politica, morale, come religiosa, sia!
LAVORATORI !
Operate e volete tenacemente!
Solo così alla radiosa aurora di rosa onde si ingemma oggi il cielo, sarà per
succedere, fulgido e chiaro, il meriggio!
Astenetevi tutti dal lavoro
W IL PRIMO MAGGIO !
Il COMITATO
I soci del Circolo Unione
nei primi anni del Novecento
Fonte: Archivio storico del Comune di Marradi
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