del paese alla nuova condotta
ricerca di Luisa
Calderoni
Nel 1894 i lavori per la costruzione della Ferrovia Faentina erano finiti. Nella Galleria degli Allocchi, sopra a Crespino del Lamone, era stata trovata una sorgente d'acqua, tanto abbondante da alimentare un acquedotto sufficiente per Marradi, Brisighella e Faenza.
Il Comune di Marradi incaricò
allora l'ing. Umberto Vantini, di Firenze, di preparare un progetto per la nuova
rete idrica di Marradi, con tante fontanelle in giro per il paese e l'ingegnere
scrisse questa relazione ...
La presente perizia ha per
oggetto la canalizzazione di acqua potabile dalla sorgente dell’Appennino entro
il paese di Marradi deviandola da un serbatoio che l’amministrazione del
Governo si è obbligata a costruire appositamente quasi a contatto della
Ferrovia Faenza- Firenze sulla destra del gran viadotto nel torrente Lamone,
all’imbocco della galleria degli Archiroli.
Il serbatoio era (ed è) accanto al casello
del Ponte di Villanceto
La quantità di cotesta acqua per
patto concluso tra Governo e Municipio deve essere di metri cubi 180 al giorno
pari a mc 7.50 all’ora e a litri 2083 a minuti secondo.
Tenuto conto della popolazione
attuale del paese di Marradi, e dei capi di bestiame che in media vi si
contengono, è stato giudicato che cotesta quantità di acqua sia esuberante per
il pubblico servizio, e che una certa parte della medesima possa essere venduta
ai privati.
Si tratta oggi di dettagliare il
lavoro occorrente per derivare dal serbatoio, che dovrà in breve essere
costruito a cura dell’Amministrazione Governativa, l’acqua potabile e per la
distribuzione della medesima in paese e a questo effetto la perizia che sopra è
stata compilata ponendo a corredo di essa (…) una tavola contenente gli studi
relativi ad una fontana in opera muraria a tre getti da collocarsi in
sostituzione di quella esistente al principio del largo che precede la piazza
“Le Scalelle” e afferente il tipo di fontanelle a colonnetta di ghisa.
A destra:
... una tavola contenente gli studi relativi a
una fontana in opera muraria da collocarsi in sostituzione di quella esistente
...
A sinistra:
... 13 settembre 1894, il Consiglio Comunale
decide di demolire la fontana esagonale in piazza Guerrini
Dal condotto principale
muoveranno le diramazioni seguenti:
1 (a sinistra)
per la fontanella a colonnetta di ghisa con vasca di pietra da situarsi
nell’angolo nord ovest della piazza del Mercato posto in antecedenza della
fabbrica dell’ospedale fra le sezioni 10 e 11 del progetto
2 (a sinistra)
per la fontana con vasca in muratura esistente sull’angolo della via Faentina
3 (a destra) per la fontana con vasca in muratura posta nella piazzetta degli Archiroli, facendo capo alla cisternetta in servizio delle medesima per entro una galleria già costruita ad uso del vecchio acquedotto alla sezione 16
3 (a destra) per la fontana con vasca in muratura posta nella piazzetta degli Archiroli, facendo capo alla cisternetta in servizio delle medesima per entro una galleria già costruita ad uso del vecchio acquedotto alla sezione 16
4 (a sinistra)
per la nuova fontana in muratura con tre vasche che dovrà essere costruita in
luogo di quella attuale da demolirsi, a largo della piazza “Le Scalelle”
5 (a destra) per la fontanella a colonnetta in ghisa e vasca di pietra che tra le sezioni 16 e 17 dovrà ricorrere all’imbocco della via che risale il Rio di Salto diretta al ponte su cotesto corso di acqua e alla piazzetta degli Archiroli
6 (a sinistra) per la fontana con vasca esistente all’estremità della piazzetta ove condotto rientra nella strada Provinciale Faentina presso la sezione 19
7 (a sinistra) per la fontanella a colonnetta con vasca di pietra da situarsi presso la sezione 22 all’origine della strada Provinciale Traversa di Romagna che conduce a Palazzuolo.
8 (a sinistra) per la fontana a doppio getto in muratura con vasca di pietra incassata nel muro longitudinale alla strada in corrispondenza fra le sezioni 23 e 24
9 (a sinistra) per la fontanella a colonnetta da porsi all’angolo della via per la Villa Piani all’estremo del lastrico alla sezione 27.
Si tratta dunque di distribuire al pubblico l’acqua per mezzo di nove fontane utilizzando quelle che già funzionano all’ effetto, provvedendo a quelle quattro che debbono essere aggiunte con altrettante colonnette di ghisa con vasca di pietra di cui è offerto un tipo nella tav. III (…).
5 (a destra) per la fontanella a colonnetta in ghisa e vasca di pietra che tra le sezioni 16 e 17 dovrà ricorrere all’imbocco della via che risale il Rio di Salto diretta al ponte su cotesto corso di acqua e alla piazzetta degli Archiroli
6 (a sinistra) per la fontana con vasca esistente all’estremità della piazzetta ove condotto rientra nella strada Provinciale Faentina presso la sezione 19
7 (a sinistra) per la fontanella a colonnetta con vasca di pietra da situarsi presso la sezione 22 all’origine della strada Provinciale Traversa di Romagna che conduce a Palazzuolo.
8 (a sinistra) per la fontana a doppio getto in muratura con vasca di pietra incassata nel muro longitudinale alla strada in corrispondenza fra le sezioni 23 e 24
9 (a sinistra) per la fontanella a colonnetta da porsi all’angolo della via per la Villa Piani all’estremo del lastrico alla sezione 27.
Si tratta dunque di distribuire al pubblico l’acqua per mezzo di nove fontane utilizzando quelle che già funzionano all’ effetto, provvedendo a quelle quattro che debbono essere aggiunte con altrettante colonnette di ghisa con vasca di pietra di cui è offerto un tipo nella tav. III (…).
Le fontane esistenti dovranno
essere tutte conservate meno quella principale al largo che precede la piazza
“Le Scalelle” che dovrà esser del tutto demolita per essere sostituita da una
nuova dal tipo offerto dalla tav. III (…). La fontana principale testé
ricordata si farà colla costruzione d’una muratura con tre corpi distinti, due
laterali ed uno mediano nei quali ricorreranno tre vaschette di ineguale
dimensione. La fabbrichetta sorgerà sopra un ripiano a cui si accederà mediante
due scalini gradinati e lavorati a testa prima e sarà fatta con muratura di
pietre in malta internamente a fabbrica e all’esterno rivestita con affilo nato
di pietre squadrate, punzecchiate e con nastrino con zoccolo all’imbasamento
delle stessa pietra lavorata a martellina a denti, e decorazioni di fascia e
cornice pure lavorate a mantellina (…). Il lastronato che dovrà coprire il
ripiano della fabbrichetta per il servizio di attingitura e di circolazione del
pubblico sarà di pietre arenarie di pezzi posti a stretta gradinati, piombati
per due terze parti della loro altezza. Alla sommità sarà collocato un attico e
pulvino lavorati sempre a mantellina (…).
Le vasche delle forme, misure e
dimensioni indicate nel disegno saranno lavorate a mantellina e baccellate
adoprando pietra senza venatura o sfaldatura, e saranno murate al posto con
malta idraulica. La prescrizioni della lavoratura che sopra verrà anche per
l’imbasamento e per il mascherone portante lo stemma del Comune di Marradi per
il quale saranno dati modello e costruzioni in atto pratico. Le fontanelle da provvedersi
di nuovo in numero di quattro saranno di ghisa e del modello indicato nel
disegno, munite di vaschetta di pietra arenaria con orlo abbombato
lavorato a mantellina. Le dette colonnette a chiusino a bottone di posa di m
1.80 ed un diametro 0.35 in base e in corpo di m 0.269, saranno provviste di
collo per il getto dell’acqua e del meccanismo interno per il completo e
regolare funzionamento.
Firenze lì 23 marzo 1894
Ing.Umberto Vantini
Luigi e Fratelli
Dunque quasi tutti i punti di presa del paese furono collegati alla nuova condotta, ma per alcuni rimase anche l'approvvigionamento dai vecchi acquedotti, come quello di Sanbruceto e di Favale,
Nessun commento:
Posta un commento