di un edificio in Piazza Scalelle
ricerca di Claudio Mercatali
Piazza Scalelle nei primi anni
del Novecento.
L'edificio sulla destra,
L'edificio sulla destra,
nello sfondo, è Palazzo Zacchini
Palazzo Zacchini, ora di
proprietà Rossi, è in Piazza Scalelle, accanto al più famoso Palazzo Fabroni.
La facciata signorile, tipica di un edificio di un centro storico, non lascia
presagire il bell' insieme di soffitti affrescati che c'è all'interno.
Nei primi anni del Novecento i
fratelli Mara, Domenico e Filippo Zacchini ebbero in eredità dal padre questo
palazzo, assieme ad altri immobili. Secondo gli accordi di famiglia l'edificio
toccò a Domenico, chimico e farmacista che non abitava a Marradi. Filippo
Zacchini, padre del dottor Fulvio, per tanti anni medico condotto, ebbe il
palazzo a Ponte di Camurano e la sorella Mara la casa detta Il Monte, posto
panoramico sopra al campo sportivo di Biforco. Negli anni Cinquanta, con
successivi acquisti il palazzo di Piazza Scalelle venne in proprietà della
famiglia Rossi.
La prof.ssa Riccarda Rossi ha
accettato volentieri di aprire le porte della sua bella casa e ha permesso di
fotografare gli affreschi. Si tratta di decorazioni raffinate, di pregio, senza
firma, probabilmente di artisti di scuola fiorentina o della bottega dei Chini
di Borgo S.Lorenzo.
La fattura e lo stile permettono
di datarli alla fine dell' Ottocento.
L'atrio del palazzo ha una bella struttura a
volta e probabilmente sotto le varie imbiancature ci sono altri affreschi. Una
scala porta direttamente all'appartamento del primo piano e alla prima sala, affrescata
con un soggetto mitologico.
Fetonte era
figlio di Apollo, dio del Sole, e della ninfa Climene.
Secondo il mito volle guidare il carro del Sole, ma i cavalli imbizzarriti
salirono troppo in alto bruciando un tratto del cielo che divenne la Via Lattea,
e poi scesero vicino alla terra, devastando la Libia che divenne un deserto.
Zeus scagliò un
fulmine contro Fetonte, che cadde alle foci del fiume Eridano,
l'odierno Po.
La scena
mitologica del poligono centrale è accompagnata da 14 lunette laterali con
soggetti di fantasia e notevole eleganza e da due medaglioni con scene
bucoliche.
Gli affreschi di questa sala sono stati restaurati di recente da Stefano Mercatali e Francesco Graziani.
Erano già in buono stato di conservazione e ora sono
perfetti.
Nella sala successiva, ora
trasformata in bagno e antibagno con un sistema di tramezzi e vetrate che non
toccano gli affreschi, c'è un'altra serie di dipinti.
In ogni sala cambia il soggetto e il tipo di decoro.
Qui agli angoli della stanza si
ripetono quattro decorazioni dorate identiche, ognuna con una composizione
floreale differente nel medaglione centrale.
La sala "del velo della sposa"
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