Una serata "astronomica"
alla Colombaia
di Claudio Mercatali
Ci sono diverse cose da vedere
nel cielo d'agosto. Oltre alle "lacrime di San Lorenzo" ossia le
stelle cadenti della metà del mese, quest'anno c'è la luna piena al perigeo.
Che cos' è il perigeo? In
astronomia questa parola indica il punto dell'orbita lunare più vicino alla
terra, e il suo contrario è l'apogeo. Quando la luna piena è al perigeo le sue
dimensioni sono di circa il quindici per cento più del solito e la sua luce è più
intensa nella stessa misura.
Quanti sono i modi di dire sulla
Luna? Per gli innamorati è di miele, chi è di malumore ce l'ha di
traverso, il tipo strano è lunatico, il
distratto vive lassù. La credulità popolare la tira spesso in ballo: per chi ci
crede, la Luna crescente favorisce la crescita dei capelli e la messa in piega
dura di più. Le piante crescono più vigorose se sono state seminate prima della
luna piena e il vino fermenta meglio. Anche alcuni personaggi dotti e famosi
pensavano che la Luna avesse degli influssi sulle cose e sulla gente. Per
esempio William Shakespeare, nell'Otello dice: " È tutta colpa della luna,
quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti".
Non c'è oggetto celeste che abbia
fatto fantasticare tanto gli uomini come la Luna. Qfwfq, l'immaginario
protagonista delle Novelle Cosmocomiche di Italo Calvino dice che una volta,
nelle notti di plenilunio, la luna toccava quasi la Terra ed era possibile salirci
sopra. Il punto in cui era più vicina erano gli Scogli di Zinco. Mettendo una
scala Qfwfq, il capitano Vhd Vhd, sua moglie, il cugino sordo di Qfwfq e alle
volte anche la piccola dodicenne Xlthlx andavano a raccogliere il cremoso latte
lunare.
10 agosto 2014
la Luna spunta dalle nuvole sopra a Marradi ... mettendo una
scala ...
appoggiata lì, dove scende il raggio di luce ...
Il 10 agosto è anche il giorno
delle stelle cadenti, che in questa data hanno la frequenza massima. Le scie
luminose sono le tracce delle meteore che si incendiano per attrito quando
entrano nell' atmosfera. E' probabile che si tratti dei resti di qualche cometa
distrutta, che la Terra incontra in questa zona dell'Universo quando ogni anno
passa di qui nel corso della sua orbita. Il fatto era già noto anche cento anni
orsono ed è più piacevole leggerlo in un vecchio articolo del settimanale di
Faenza Il Piccolo, in cui l'astronomo Tanesini ci spiega che ...
La nostra notte non è del tutto simile a quella del 1924, perché l'eclissi di luna non c'è, però la luna è piena e le Perseidi arrivano come allora.
... osserviamo diligentemente verso le 10 il firmamento
nella sua parte che volge al nord ...
Clicca sulle immagini
per avere una comoda lettura dell'articolo.
Il astronomia il tempo scorre molto lentamente e noi oggi
vediamo esattamente quello che vedeva l'astronomo Tanesini nell'agosto del
1924.
Perché le "lacrime di San
Lorenzo " si chiamano Perseidi? Il motivo sta nel fatto che sembrano
provenire tutte dalla costellazione di Perseo, che è verso nord. Non è un
asterisma facile da trovare e quindi conviene cercare la costellazione sopra,
che si chiama Cassiopea ed ha una tipica forma a "vu doppio".
Siccome siamo a Marradi se prendiamo
a riferimento la torre del Comune e verso le dieci di sera Cassiopea sarà
all'incirca nella posizione mostrata qui accanto. Il tutto vale anche per le
sere seguenti fino alla fine d'agosto.
Cassiopea rispetto alla Torre
dell'orologio del Comune di Marradi.
Siamo un centinaio questa sera (12 agosto) al ristorante La Colombaia, sopra a Marradi, per vedere tutte queste cose. Il gruppo Astrofili Antares, e il gestore del ristorante, hanno organizzato questa serata astrogastronomica ...
Approfittiamo per una cena a buffet in attesa del buio.
L'ambiente è piacevole, la serata è fresca e ventilata.
Verso sud è sorto Saturno e l'astrofilo del gruppo Antares chiama i bambini a raccolta. C'è una certa curiosità anche fra gli adulti, perché questo pianeta con gli anelli al telescopio fa un certo effetto.
Immaginate che un telescopio sia
un lungo cannocchiale? Vi sbagliate, perché gli strumenti moderni funzionano
per riflessione della luce in una serie di specchi interni e hanno un aspetto
che assomiglia a un barattolo montato su un treppiede. Però hanno una resa
molte volte maggiore a quella di un telescopio a cannocchiale di ugual
diametro.
Sono le undici, l'ora dell'alba
della luna questa sera, là sopra ai monti di Pian dei Preti. Tutti aspettano
che dopo il chiarore sempre più intenso dietro al monte spunti il nostro
satellite.
Nel frattempo ogni tanto passa
una stella cadente e anche qualche satellite artificiale. E' passata anche la
stazione orbitale, sulla quale sei astronauti stazionano a turno compiendo i
loro studi. Avendo tempo si può vederla passare una seconda volta, perché
compie un'orbita in un' ora e mezzo, alla bella velocità di 28.000 chilometri
al.'ora.
E così, in mezzo a tutti questi
discorsi e a cento altre cose raccontate dall'astronomo che ci guida nel cielo
di Marradi con il suo puntatore laser abbiamo fatto mezzanotte.
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