Prima del 1944 al posto della attuale piazzetta di Biforco c'era un molino, che scaricava l'acqua nel modo che si vede qui accanto.
Questa casa fu rasa al suolo da una bomba d'aereo e del molino rimane ora solo la briglia di presa (si vede dal ponte del campo sportivo) e una traccia del canale.
Durante lo stesso bombardamento furono colpite
anche altre case e il ponte, che era unico e collegava
anche la strada di Campigno nel modo che si
vede qui.
L'ingresso di Biforco negli anni Trenta.
La torretta della casa
al centro venne demolita
perché pericolante.
Il "villino Mercatali" negli anni Trenta, raso
al suolo da una bomba d'aereo.
Le rovine furono acquistate dalla famiglia
Bernabei che ricostruì la casa com' è oggi.
Via Talenti nel 1884 durante i lavori
di allargamento.
Venne tagliato un edificio in modo
da eliminare la strettoia.
La fonte venne modificata e l'area divenne
una piazzetta (Piazza Guerrini).
La Fornace Marcianella era uno dei più importanti opifici del paese.
Vengono da questo stabilimento molti dei coppi e dei mattoni delle case vecchie del comune.
La fabbrica fallì come conseguenza della crisi del 1929 e fu demolita per
recuperare i materiali di costruzione di cui era fatta.
Saluti da Marradi, due scorci di ora (2015)
e di allora (1909)
A sinistra: Via Tamburini fotografata dalla strettoia di palazzo Torriani. La foto è stata scattata prima del 1928 perché sulla destra si scorge l'insegna della prima sede del Credito Romagnolo,
che allora si trovava lì.
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