venerdì 25 settembre 2015

1917 Dino Campana per l'ultima volta a Campigno

 L'alba, la fonte e ... il rospo
ricerca di Claudio Mercatali




... come un fauno deluso ...
(dipinto di Pal Merse)


Dalle lettere scritte a Giovanni Papini, sappiamo che nell' estate del 1917 Dino Campana passò molto tempo nelle montagne attorno a Marradi, specialmente nell' amata valle di Campigno.

Ora siamo nei primi giorni d'autunno del 1917, probabilmente proprio nella valle di Campigno, in un punto dove scorre dell' acqua fredda in un pozzetto sotto una cascatella. Nella strada vicina un crapaud, un rospo, sta in mezzo e Dino avvilito e scoraggiato per la sua condizione, si immedesima. E' mattina presto e il sole non si è ancora levato sopra i castagni.

Dino Campana a Giovanni Papini
via Colletta 10 Firenze

 Come un fauno deluso prendo il ghiaccio dell'acqua di un bacino sotto una cascatella montanina. Il sole non s'affaccia ancora dietro i castagni. Incontro nel ritorno l'amico notturno crapaud illuso dalla freschezza dell' acquazzone. Povero Dino. Non restare in mezzo alla via ti schiacceranno. Ma lui resta in mezzo alla via. Sono nate fuori le cavallette e mi saltano intorno con ruote rosse. Pure in tutto c'è una certezza che io ... (c'est un secret par tous connu). Devo farmi coraggio?                                                                                                              Marradi 25 settembre 1917


Il poeta è consapevole che la sua malattia sta prendendo il sopravvento e si rende conto che c'è una certezza per lui ...
Dopo quattro mesi venne ricoverato definitivamente a Castelpulci e  non uscì più.

 
Dov' è questo posto?

La cascatella, la strada, il castagneto sono tanti indizi che fanno pensare alla Fonte del lago, una sorgente al Lago di Gamberara, che al tempo di Campana si era formato da pochi anni a seguito della cosiddetta Frana del 1899.


La strada di allora passava dal podere E Trè, nella parte opposta del fosso rispetto a quella di ora e tenuto conto di questo tutto torna.







Facciamo una prova oggi

23 settembre 2015,
al mattino.



Per verifica aspettiamo lungo la vecchia via che il sole si alzi oltre le cime dei castagni dei poderi Ravale e Scalelle, proprio quello dove avvenne la famosa battaglia del 1358 e poi andiamo verso Marradi dalla vecchia via passando il torrente al bivio per I Faldi.
La strada antica c'è ancora, intatta, piana, e si percorre bene. Dopo la casa detta E Trè si ricongiunge alla viabilità di oggi al podere Ravale.

Questa ricostruzione non sarà una fantasia? Può darsi, però nella valle di Campigno non c'è un'altro posto che corrisponda così bene alle parole del poeta.



Fonte: Per la lettera a Papini: Gabriel Cacho Millet, Souvenir d'un pendu p.219


1 commento:

  1. Mi sono sempre chiesto dove fosse questo luogo! Grazie della ricerca!

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