sabato 16 aprile 2016

La tomba di Dino


I tentativi 
per riportare
i resti a Marradi
dai documenti 
del prof. Antonio Cassigoli


La traslazione della salma di una persona famosa non è semplice per niente.
Spesso i personaggi più noti trovano la loro definitiva sistemazione nel luogo in cui sono morti perché la loro tomba nobilita il luogo, lo rende più importante oppure costituisce un ricordo per chi abita lì. Spesso il luogo del decesso non è particolarmente significativo per la biografia della persona, però è un fatto importante dal punto di vista burocratico, e questo conta.




E' successo così anche per Dino Campana.
Già alla fine degli anni Cinquanta il Comune di Marradi manifestò l' intenzione di riportare il poeta a Marradi e il prof. Antonio Cassigoli, che allora era sindaco, mosse i primi passi, che non sortirono il risultato voluto.








La richiesta venne ripetuta in maniera più o meno discreta negli anni seguenti finché, nel 1972 parve che la conclusione positiva fosse a portata di mano.
Non era vero e la salma rimase a Badia di Ripoli.





Nel febbraio 1972 in paese si fece un gran parlare delle varie sistemazioni possibili per l'illustre compaesano di ritorno e, a seconda delle sensibilità di ognuno, le soluzioni prospettate furono queste:

... alla chiesetta di Santa Maria 
delle Grazie (la cosiddetta
Cappellina) ...



Però i resti del poeta non vennero trasportati qui da noi. E allora quale fu il seguito della vicenda?
Quando uno ti dice spesso ... si, si, si .. vuol dire che cerca il modo per dirti di no. E infatti dopo un certo numero di intoppi, contrattempi e imprevisti i resti del poeta rimasero là dove sono tuttora.
E allora l'Amministrazione di Marradi fece allestire nel cimitero comunale un cenotafio cioè una tomba senza la salma, dove il poeta idealmente riposa in mezzo ai suoi compaesani.


Fonte: Archivio del prof. Antonio Cassigoli, per gentile concessione delle figlie.


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