sabato 4 giugno 2016

Il timo

Una antica pianta
balsamica e aromatica
 ricerca di Claudio Mercatali



Il timo è un arbusto perenne a cespuglio, alto circa mezzo metro. 
Le foglie e i fiori sono piccolissimi, fitti, con un colore bianco rosato con diverse sfumature. 
Se c'è un dubbio nel riconoscimento basta stropicciare una foglia o un fiore fra l'indice e il pollice e annusare: si sentirà un intenso e piacevole profumo.

Questa pianta ha delle proprietà antisettiche note anche agli antichi Egizi, che la usavano per imbalsamare. Fino a cento anni orsono era alla base dei disinfettanti più comuni e anche oggi si trova in polvere da cospargere dentro le scarpe.  
Per lo stesso motivo si usa come antisettico intestinale e per i risciacqui del cavo orale. Le proprietà antibatteriche sono dovute al timolo, contenuto in tutte le parti della pianta, responsabile anche del forte profumo. Il timo è un buon espettorante, cioè è efficace contro la tosse e favorisce la formazione del catarro.
Il modo più semplice per usare il timo è quello dell'infuso, preparato con i fiori e le foglie tritati come se si facesse un thé.  Se si lascia a riposo per qualche ora e poi si filtra con un colino si ottiene una bevanda più forte.

 




La formula di struttura
del timolo






Però il timolo naturale è una essenza che si presta bene anche per aromatizzare i cibi. E qui è difficile dare delle ricette, perché il profumo e il sapore del timo è veramente particolare. Si può provare a fare un battuto e a metterne un po' sopra una polpetta di carne macinata, oppure a mescolarlo con la carne cruda e poi cuocere il tutto. Forse la prima volta conviene usarlo per condire una semplice insalata.

Tutto questo non vi basta? Se fumate potete metterne un po' in mezzo al tabacco e arrotolare una sigaretta.

Ora siamo ai primi di giugno e il timo comincia a fiorire. Se lo cogliete in queste settimane il suo profumo è massimo, perché questa è la sua strategia per attirare gli insetti che favoriscono l'impollinazione.
Però noi che non siamo insetti possiamo prendercela calma: individuate la piantina e avrete tempo tutta l'estate e anche il primo autunno per coglierlo e mescolarlo alla carne macinata ...


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