La Cagnina è un vino dolce fermentato poco. Gli
enologi dicono che si ricava da un vitigno antico, il Refosco dal peduncolo
rosso, che si fa risalire addirittura ai Bizantini. Era uno di quei vinelli di
pochi gradi che un tempo venivano lasciati ai contadini perché non vanno a
maturazione quanto basta per essere conservati negli anni.
Questo vino fu dimenticato quando la gente ebbe i soldi
per comprare il sangiovese e l’albana. Però negli ultimi vent’ anni è tornato
in auge, e qui a Marradi se ne vende una gran quantità perché si abbina bene ai
marroni, specialmente alle ballotte. Qui da noi si dice:
Un
bicìr ed Cagnèna o dà savur ai maròn, du bicìr i t’arschelda, con tri bicìr tu
si brieg.
In effetti dopo il secondo bicchiere il freddo delle
giornate d’autunno si sente meno e dopo il terzo, alternato a un pugno di
bruciate, viene una piccola sbornia secca, piacevole, che lascia un po’
storditi per mezz’ ora e passa senza làsciti. Alla Sagra di Marradi la metà
delle persone che incontrate con l’aria un po' evanescente è in questa situazione.
Provare per credere …
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