sabato 22 ottobre 2016

La Centrale elettrica di San Cassiano

L'energia pulita 
dall' acqua del Lamone
 ricerca di Claudio Mercatali



La Centrale
e la ripida scala
d'accesso



La centrale idroelettrica di S.Cassiano è vicino alla stazione ferroviaria. Fu costruita nel 1906 dalla famiglia Lega di Brisighella, per fornire energia alla vicina fornace di calce e la luce al paese. Le turbine ad asse orizzontale davano circa 100 Kw/ora, che all'epoca era abbastanza. 
Nel 1944 i Tedeschi in ritirata la minarono, ma negli anni Cinquanta venne rimessa in funzione, per dare energia a un vicino laboratorio di gomma che nel frattempo era stato aperto.


Nel 1986 chiuse ma nel 1994 riaprì, rinnovata, e anche oggi preleva l' acqua dal Lamone per mezzo di un canale che passa vicino a Pedrùsla, cioè al bivio della strada per Boesimo.
Nel periodo autunno inverno produce energia idroelettrica pari a 250 Kw/ora.
In media la produzione elettrica è di un milione di Kilowattora, come risulta da un diagramma messo a disposizione dei visitatori.




Per saperne di più la cosa migliore è leggere direttamente la storia della centrale in questo articolo pubblicato dal settimanale fentino
Il Lamone nel 1906, l'anno dell' inaugurazione.



 




Ai tempi d'oro, cioè nel primo Novecento questo impianto era all'avanguardia 
e faceva un bell'effetto.



 





Clicca sulle immagini 
se le vuoi ingrandire


 



Il signor Claro Lega,
che vediamo qui accanto,
era orgoglioso del suo impianto, 
e offrì la fornitura anche alla Congregazione di Carità di Marradi, che era l'Ente che gestiva l'Ospedale
San Francesco.



Brisighella, 22 settembre 1906
Illmo Sig. Presidente 
della Congregazione di Carità
Marradi

Le condizioni di favore alle quali dovremo attenerci per la fornitura di energia elettrica agli Istituti Pii, in base alle disposizioni del Capitolato d'oneri accettato da codesto municipio speriamo vorranno farci avere l'adesione di codesta Spett. Congregazione di Carità per l'illuminazione elettrica degli istituti dipendenti e specialmente dell'Ospedale ...
Con la massima stima
Claro Lega










In ottobre, in occasione della Sagra della Polenta di San Cassiano, che si svolge nelle stesse domeniche della Sagra delle Castagne di Marradi, l'impianto è aperto ai visitatori.
Il posto merita senz' altro una visita.

Il canale di presa è lungo e parte molto prima di San Cassiano, da una diga sul Lamone che si vede dal Molino di Perdrùsla, cioè dalla strada che porta a Boesimo.


L'acqua scorre placida ai margini del campo lungo il Lamone, per sette - ottocento metri.














... poi arriva alla chiusa 
sopra la Centrale ...








... e una condotta forzata scende ripida verso l'edificio.











Il rombo dell'acqua che entra
e muove la turbina si sente bene ...










il Sig. Palli addetto alle relazioni coi visitatori per tanti anni ha spiegato con passione ai visitatori il funzionamento dell'impianto.







Una bella lapide di ceramica spiega che tutto è risorto dalla rovina, come l'Araba Fenice, per interessamento
dei Lions di Faenza.


Chi era la Fenice di cui si parla in questa lapide?
Secondo il mito è l' uccello fantastico che rinacque dalle sue ceneri.
Per Metastasio è il simbolo della forza delle persone che amano davvero, tanto energica da far risorgere le cose che si desiderano di più.
 "L'Araba Fenice, che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa".


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