L'Ospedale visto dal Monumento
ai Caduti (1926)
I primi anni Venti del Novecento furono
molto positivi. La guerra era finita, il fascismo era già al potere ma non si
era ancora manifestato nella sua realtà più negativa, l'economia era in ripresa
e il progresso rendeva ottimisti.
2 luglio 1923
Ill.mo Sig. Commissario
Regio Ospedale S.Francesco
MARRADI
... Non mi è possibile dare, neppure con approssimazione, un preventivo
di spesa per l'impianto di una farmacia, dato che mi manca qualunque elemento
di giudizio circa i bisogni e gli scopi cui essa dovrà rispondere, le qualità e
le quantità di medicinali di cui si vuole fornirla ...
Di norma il Commissario
Prefettizio ha un mandato di pochi mesi per l'ordinaria amministrazione e non
toccherebbe a lui avanzare proposte innovative o straordinarie. Però questo dr.
Angelo D'Eufemia era un decisionista e insistette:
25 agosto 1923
Spett. ditta Carlo Erba
MILANO
Ringrazio per la comunicazione fattami con la nota del 2 luglio u.s.
... Si tratterebbe di aprire una farmacia dell' ospedale, che servisse
anche per il pubblico. Le quantità e le qualità dei materiali sono tutte quelle
che potrebbero occorrere per i bisogni ospitalieri anche per far funzionare una
farmacia in una cittadina di oltre 10.000 abitanti, dove ne esiste un'altra ...
Il Commissario aveva alzato un po' il numero degli abitanti, però in effetti al quel tempo il
Comune di Marradi era quasi al massimo demografico. La Casa Farmaceutica gli rispose:
14 settembre 1923
Ill.mo Sig. Commissario
Regio Ospedale S.Francesco
MARRADI
Le rispondo con tutta franchezza: i dati forniti sarebbero del tutto
sufficienti per sottoporle un progetto di impianto completo. Accadrebbe però
inevitabilmente questo: che per quanta cura io mettessi nel fare un preventivo
coscienzioso, dopo qualche anno si troverebbe con alcuni prodotti del tutto
invenduti e con molti venduti in piccola parte. Ciò perché le esigenze della
popolazione di un paese sono diverse da quelle di un altro e varie sono del pari
le preferenze dei medici locali ....
1926 All'Ospedale
di Marradi si respirava aria di novità: le ditte dei fornitori mandavano
di continuo cataloghi con nuove attrezzature, che erano un po' il libro dei
sogni per gli amministratori e i dottori.
Il fascicolo dei listini
per le apparecchiature radiologiche.
Questo ora ci fa comodo, perché
sfogliandoli possiamo capire che cosa comprò l'Ospedale o che cosa avrebbe
voluto comprare.
L'attrezzatura più desiderata era
la macchina per fare i raggi X, le cosiddette "lastre". Nella filza
dell' archivio c'è un intero fascicolo di listini e cataloghi per i Gabinetti
Radiologici.
L'acquisto venne considerato più
volte e continuamente rimandato: rimase nel libro dei sogni ancora per qualche
anno, ma si avverò nel 1932. Qui nel blog c'è un articolo che parla di
questo, nell' Archivio tematico dell' Ospedale.
Però venne acquistato un microscopio, con una serie di accessori Koristka s.a., come si vede qui accanto.
La spesa maggiore fu per un
moderno letto chirurgico, per il quale non si badò a spese. Negli anni Venti il
Reparto chirurgico era quello più importante, tanto che il primario chirurgo
era anche Direttore Sanitario dell' Ospedale.
Prospetto dell'attività di chirurgia
Dal catalogo della ditta Mannucci,
fornitrice dell'Ospedale
Nello stesso anno la fabbrica di
mobili in ferro Alberto Mannucci, di Firenze, propose i suoi articoli per
l'arredo degli ambulatori ed ebbe successo. Così i marradesi furono visitati
in ambienti moderni e ben attrezzati.
1927 L'Ospedale si fece carico in parte anche del soccorso e del trasporto dei malati.
La Confraternita di Misericordia di Marradi, in accordo con la Confraternita di Palazzuolo, comprò una moderna ambulanza.
1929 Siamo ormai vicino agli anni Trenta e le
nuove tecnologie rendevano disponibili anche le nuove lampade al quarzo e a
raggi ultravioletti, di cui si diceva un gran bene.
In effetti oggi noi sappiamo che
i raggi UV favoriscono la calcificazione delle ossa, sterilizzano la pelle, eliminano
le infezioni batteriche che provocano i brufoli e molto altro. Sappiamo però che
l'eccessiva esposizione a queste radiazioni favorisce i tumori e provoca
l'invecchiamento precoce della pelle.
A quanto pare le attrezzature che
piacquero di più furono quelle francesi in uso nella Clinique de chirurgie de
l'Université de Marbourg, ma non vennero comprate perché costavano troppo.
Meno male, perché dalle figure si
capisce che l'esposizione ai raggi UV era esagerata.
Fonte: Tutte le illustrazioni vengono
dall' Archivio storico dell'Ospedale
San Francesco di Marradi.
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