sabato 30 dicembre 2017

La battaglia delle Scalelle

Il fatto secondo
Scipione Ammirato
ricerca di Claudio Mercatali



Scipione Ammirato il Vecchio (Lecce 1531 - Firenze 1601) è stato uno storico importante per Firenze. Dopo aver girato mezza Italia, nel 1569 arrivò a Firenze, dove il granduca Cosimo I de' Medici gli affidò il compito di scrivere le Istorie Fiorentine, dalle quali è tratto lo scritto che stiamo per leggere. 
Ora siamo nel 1358 e  parliamo della Compagnia di ventura del Conte Lando, un mercenario in transito nella valle del Lamone, diretto in Toscana e poi in Umbria, assoldato da Arezzo e Siena in guerra contro Perugia. Il transito delle Compagnie di ventura era un disastro per le popolazioni, perché i mercenari rubavano e violentavano.





Per questo Firenze intavolò una trattativa con il Conte per farlo passare il più lontano possibile dalla città e alla fine ottenne che non passasse dalla Colla e dal Mugello. Venne dato il permesso di transito lungo la Valle di Campigno fino a Dicomano e poi dal Valico di Croce ai Mori verso il Casentino.



Il Conte Lando era senz’altro scontento di questo percorso malagevole, ma accettò perché Firenze non aveva la forza per respingerlo però avrebbe potuto recargli tanti fastidi se avesse cercato di passare dal Mugello.

Ma lasciamo che sia Scipione Ammirato a raccontarci come andarono le cose nella zona di Marradi …

Questi bei documenti vengono da una digitalizzazione fatta dall' Università del Michigan (USA).

E' una bella lezione per noi, che abbiamo questi libri nei polverosi scaffali delle maggiori biblioteche e li lasciamo lì ad ammuffire.



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