sabato 17 novembre 2018

Jacopo Fabroni descrive la Romagna Toscana

Le condizioni di vita nell’appennino  a metà dell'Ottocento

Ricerca di Claudio Mercatali


La provincia di Firenze prima del 1923. La Romagna Toscana è di colore giallo arancio
(doc. della Biblioteca Marucelliana)

  


Jacopo Fabroni era un distinto signore, notaio a Marradi, proprietario del palazzo in Piazza Scalelle, quello di fronte al Municipio. Aveva tanti interessi: patriota nel 1848, storico ed editore del periodico L’Industriale della Romagna Toscana ... Adesso ci interessa come esperto di agricoltura di montagna, con questo saggio letto nel 1850 all’Accademia dei Georgofili di Firenze, di cui era membro.



Che cos’è l’Accademia dei Georgofili?

E’ un’istituzione fondata nel 1753 allo scopo di “far continue e ben regolate sperienze, ed osservazioni, per condurre a perfezione l’Arte tanto giovevole della toscana coltivazione”.
E’ ancora oggi attiva nella sede di Logge Uffizi Corti, a Firenze e ha un sito internet dove può accedere chi vuole saperne di più. Nel 1996 fu coinvolta in un attentato dinamitardo della mafia che uccise cinque persone e demolì mezzo edificio.






E con il termine “Romagna Toscana”che cosa si intende di preciso?


 


Si tratta di quattordici comuni che facevano parte del Granducato pur essendo sul versante romagnolo. Tutti furono conquistati o acquistati dai Fiorentini nel Trecento o nel primo Quattrocento e formarono il comprensorio delle Valli Transappenniniche per circa 500 anni, prima nell’ambito del Granducato e poi, dopo l’Unità d’Italia, in seno alla Provincia di Firenze.


 
 

 
Due rimasero in provincia di Firenze: Marradi e Palazzuolo sul Senio. Il Comune di Firenzuola, che spesso si elenca fra questi, in realtà fu fondato dai Fiorentini nel 1332 e quindi fa storia a sé.

 
 
  

 
 
Il notaio Fabroni era un ottimo scrittore, amante dei suoi monti, molto attento alle innovazioni e al progresso. Leggiamo:
 


 

Galeata ha fatto parte del Granducato fin dal Quattrocento, invece il vicinissimo comune di Civitella fu annesso alla diocesi di Sansepolcro (Arezzo) nel 1785, ma dopo pochi anni tornò a far parte dello Stato Pontificio, nella Diocesi di Bertinoro. Di solito non si considera nella Romagna Toscana, però Jacopo Fabroni lo descrive nel modo che si legge qui sopra.  





Nel 1428 i Fiorentini conquistarono il Castellone di Marradi dopo un assedio di un mese
e presero possesso del territorio.
 

Il 2 agosto 1377 con atto del Comune, Modigliana, che pochi anni prima aveva cacciato i Conti Guidi, si diede alla Signoria di Firenze per difendersi dalle minacce di annessione  di Faenza. Per conseguenza anche Tredozio passò sotto Firenze.

Nel 1373 il territorio di Palazzuolo passò a Firenze, in parte per donazione e in parte per acquisto dai feudatari Ubaldini, dopo una lunga serie di dispute e guerriglie.


Portico passò ai Fiorentini alla fine
del Trecento, dopo una lunga guerriglia con i conti Guidi di Dovadola.

Nel 1375 i Fiorentini sottrassero il territorio di Premilcuore ad Amerigo Manfredi di Marradi, che l'aveva avuto in feudo dal papa.

Rocca san Cassiano: il 7 agosto 1382 il conte Francesco da Calboli, signore del territorio, fece testamento in favore della Signoria di Firenze.
Terra del Sole è un castello a forma di stella, costruito ex novo dal Granduca Cosimo de' Medici nel Cinquecento.
 
Santa Sofia fu donata a Firenze dai monaci Camaldolesi, in cambio di protezione.  

 



Fonti delle illustrazioni: gli stemmi sono quelli in uso alla metà dell’Ottocento, descritti dal cav. Luigi Passerini in: Le Armi dei Municipj toscani, Tipografia Eduardo Ducci, Firenze 1864.

Il riassunto delle informazioni storiche viene dal Dizionario di E.Repetti, 1840
 
 

 

1 commento:

  1. Molto interessante per capire l'evoluzione del territorio nei secoli un ottimo lavoro mi complimento con gli autori veri appassionati nel documentare. Giuseppe Pirrone

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