Apre l’elegante Circolo dei signori e anche il popolare
Circolo dell’Unione
ricerca di Claudio Mercatali
Il 31 gennaio 1886 ci fu gran festa al Teatro Animosi, perché aprì il cosiddetto Circolo Marradese, più noto come Circolo dei Signori. Il clima era da Bèlle Epòque, con il buffèt alla mitica sala Mokambo, con arredi eleganti e anche servizio al tavolo.
Dopo gli immancabili discorsi
inaugurali venne fatta una ricca tombola e poi iniziarono le danze. L’allegria regnò sovrana per
tutta la sera, nella sala da ballo e nelle vicine sale da gioco. Le signore del
paese erano presenti quasi tutte, con i vestiti migliori. Il cronista dice che:
… insomma c’era "la fine fleur" delle nostre gentili compaesane e forestiere, in elegantissime toilettes, e piene di grazia e di brio. Tutto riuscì animatissimo; i ballerini e le ballerine furono instancabili e seguitarono fino alle tre ... ".
Il Circolo continuò per tanti
anni a organizzare feste e spettacoli teatrali, ai quali potevano assistere
tutti, naturalmente con un abbigliamento cònsono.
L’inaugurazione fu preparata con
cura, perché era un evento. Qui accanto c’è il resoconto della serata fatto
dal giornale Il Messaggero del Mugello, che pubblicò l’articolo di un marradese
che si firma con lo pseudonimo “Lamone” e che era fra i presenti.
L’11 febbraio 1886 aprì
anche il circolo dell’ Unione Operaia, che forse aveva sede in via Pescetti, di
fronte alla casa di Dino Campana.
Qui l’ambiente era del tutto diverso. Già il
nome lascia intendere che i soci erano operai o gente comune, spesso socialisti
o comunque un po’ alternativi rispetto alla mentalità prevalente fra i signori.
Anche questo circolo fece pubblicare un articolo sulla stampa locale, di un
cronista che si firmava Gavròche, cioè “monello, birichino” nel linguaggio
francese popolare, e che era un marradese di cui non si sa il nome.
Era di certo una persona di
cultura, con una prosa agile e frizzante
e anche il suo pseudonimo ha un riferimento letterario, perché Gavròche è un
personaggio dei Miserabili di Victor Hugo. La polemica con il Circolo dei
Signori è evidente:
“…all’inaugurazione del circolo… v’intervennero tutti i soci e parecchie donne del popolo. Non avevano bellezze evanescenti, delicate e diafane, ma il fior fiore delle donne del popolo, belle nei loro occhioni profondi …”
“…all’inaugurazione del circolo… v’intervennero tutti i soci e parecchie donne del popolo. Non avevano bellezze evanescenti, delicate e diafane, ma il fior fiore delle donne del popolo, belle nei loro occhioni profondi …”
Gavròche dice che i discorsi non son frutti di stagione (siamo nel febbraio 1886):
“…ne faremo o ne faranno nella prossima stagione elettorale a maggio,
quando fiorisce il melo e il ciuco raglia …”.
Come andarono le elezioni
politiche del 1886? La Sinistra Storica fu riconfermata al Governo e divenne primo ministro per la settima volta Agostino Depretis. Nel Mugello fu eletto deputato il marchese Filippo
Torreggiani, un liberale abbastanza gradito alla gente comune, ma di certo non
socialista, e quindi Gavròche forse sarà rimasto poco soddisfatto ...
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