mercoledì 6 febbraio 2019

1886 I Circoli di Marradi


Apre l’elegante Circolo dei signori e anche il popolare
Circolo dell’Unione
ricerca di Claudio Mercatali
 
 

 



Il 31 gennaio 1886 ci fu gran festa al Teatro Ani­mosi, perché aprì il cosiddetto Circolo Marradese, più noto come Circolo dei Signori. Il clima era da Bèlle Epòque, con il buffèt alla mitica sala Mo­kambo, con arredi eleganti e anche servizio al tavolo.
Dopo gli immancabili discorsi inaugurali venne fatta una ricca tombola e poi iniziarono le danze. L’allegria regnò sovrana per tutta la sera, nella sala da ballo e nelle vicine sale da gioco. Le signore del paese erano presenti quasi tutte, con i vestiti migliori. Il cronista dice che:

 
 
 
… insomma c’era "la fine fleur" delle nostre gentili compaesane e forestiere, in elegantissime toilettes, e piene di grazia e di brio. Tutto riuscì animatissimo; i ballerini e le ballerine furono instancabili e seguitarono fino alle tre ... ".
Il Circolo continuò per tanti anni a organizzare feste e spettacoli teatrali, ai quali potevano assistere tutti, naturalmente con un abbigliamento cònsono.
L’inaugurazione fu preparata con cura, perché era un evento. Qui accanto c’è il resoconto della se­rata fatto dal giornale Il Messaggero del Mugello, che pubblicò l’articolo di un marradese che si firma con lo pseudonimo “Lamone” e che era fra i presenti.

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L’11 febbraio 1886 aprì anche il circolo dell’ Unione Operaia, che forse aveva sede in via Pescetti, di fronte alla casa di Dino Campana.
Qui l’ambiente era del tutto diverso. Già il nome lascia intendere che i soci erano operai o gente comune, spesso socialisti o comunque un po’ alternativi rispetto alla mentalità prevalente fra i signori.
Anche questo circolo fece pubblicare un articolo sulla stampa locale, di un cronista che si firmava Gavròche, cioè “monello, birichino” nel linguaggio francese popolare, e che era un marra­dese di cui non si sa il nome.

Era di certo una persona di cultura, con una prosa agile e frizzante e anche il suo pseudonimo ha un riferimento letterario, perché Gavròche è un personaggio dei Miserabili di Victor Hugo. La polemica con il Circolo dei Signori è evidente:

“…all’inaugurazione del circolo… v’intervennero tutti i soci e parecchie donne del popolo. Non avevano bellezze evanescenti, delicate e diafane, ma il fior fiore delle donne del popolo, belle nei loro occhioni profondi …”

Gavròche dice che i discorsi non son frutti di stagione (siamo nel feb­braio 1886): 

“…ne faremo o ne faranno nella prossima sta­gione elettorale a maggio, quando fiorisce il melo e il ciuco raglia …”.

Come andarono le elezioni politiche del 1886? La Sinistra Storica fu riconfermata al Governo e divenne primo ministro per la settima volta Agostino Depretis. Nel Mugello fu eletto deputato il marchese Filippo Torreggiani, un liberale abbastanza gradito alla gente comune, ma di certo non socialista, e quindi Gavròche forse sarà rimasto poco soddisfatto ...
 

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