martedì 12 febbraio 2019

Le diramazioni della ferrovia Faentina


1912 La ferrovia
Faenza - Russi
ricerca di Claudio Mercatali



Il regresso ferroviario è la manovra con la quale si stacca una locomotiva e si sostituisce con un’altra dalla parte opposta del treno, per poi ripartire in una linea differente. Per eseguirla servono delle stazioni attrezzate e si dilatano i tempi e i costi. Prima del 1912 i convogli merci partiti dal porto di Ravenna per Firenze dovevano andare a Castelbolognese, fare un primo regresso, e poi a Faenza e farne un altro. Per evitare queste manovre fu costruita una nuova linea ferroviaria da Faenza a Russi, con diramazione a Lugo.

  I lavori cominciarono nel 1912 ma si interruppero durante la Prima Guerra Mondiale e finirono nove anni dopo: la linea fu aperta il 28 agosto 1921 assieme alla tratta per Lugo, che favoriva i convogli provenienti da Faenza e diretti a Ferrara e a Venezia.

Nel 1944 in corrispondenza quasi esatta con la ferrovia c'era la Linea Gotica, estremo baluardo  dei Tedeschi contro gli Alleati. Le belle stazioni di Faenza e Ravenna furono danneggiate al punto che dovettero essere demolite e ricostruite.

 
Fino al 2001 il tratto Russi - Ravenna era in comune con la linea per Castelbolognese. Per snellire il traffico quell' anno entrò in servizio un' altra linea a fianco del  binario esistente. Oggi è elettrificata, ma la diramazione Lugo - Granarolo Faentino è a trazione diesel.
Questa doppia modalità di trazione è uno dei problemi del collegamento Ravenna – Firenze perché la Regione Toscana ha dei locomotori diesel per le linee locali  e la regione Emilia Romagna ha pochi treni diesel perché ha scelto la trazione elettrica. La ferrovia Firenze - Faenza è tutta a trazione diesel fino a Russi e da lì in poi i treni da Faenza per Ravenna vanno a gasolio pur avendo sopra i fili della linea elettrica e sono solo quelli della Regione Toscana. Così vanno le cose in Italia.


Il settimanale faentino Il Lamone commentò così la concessione governativa per l'inizio dei lavori, nel luglio 1912.



 

Il settimanale faentino L'Idea Popolare (era il nome dell' attuale settimanale Il Piccolo) mandò un inviato il giorno dell' inaugurazione, che descrisse così le cerimonie:

 
 
... A Granarolo indimenticabile accoglienza ...

... Parla commosso il Sindaco dott. Antonio Zacchini il quale pronunzia uno dei suoi soliti splendidi discorsi. E' vivamente applaudito con grida di: Evviva Zacchini! Evviva il sindaco di Faenza ...

 
 
... arriviamo a Faenza in orario e di nuovo viene offerto un rinfresco ...
 
 
 
 
 
 

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