giovedì 21 marzo 2019

Il triangolo di Primavera

Una terna di stelle
di tre diverse costellazioni
ricerca di Claudio Mercatali


Il Triangolo di Primavera è un asterismo, cioè una figura geometrica formata dalle stelle Arturo, Spica e Denèbola. L'area del Triangolo si estende quasi tutta nella costellazione della Vergine. La zona vicino a Spica è  ricca di galassie, osservabili anche con piccoli telescopi. 




ARTURO

Come si trova: Si prende a riferimento il Grande Carro e si prolunga il timone mantenendone la curvatura, fino ad arrivare a una stella molto evidente che vi apparirà di un vago colore arancione, se avete dieci decimi di vista.

Arturo (alfa Bootis, in latino Arturus) è la più luminosa della costellazione di Boote e la seconda stella più brillante, dopo Sirio, fra quelle visibili nel nostro emisfero. Lo scrittore latino Igino l’Astronomo narra che il dio Dioniso insegnò a Icario (Boote) a coltivare la vite e a fare il vino. Lo offrì a dei pastori, che si ubriacarono e credendo di essere stati avvelenati lo riempirono di botte.

SPICA

Come si trova: Si continua a prolungare il timone del Grande Carro oltre Arturo e dopo un certo tratto si incontra una stella abbastanza visibile e bassa sull’orizzonte.

Spica (alfa Virginis o Spiga), è la più luminosa della costellazione della Vergine e la quindicesima più brillante del cielo. Dista circa 250 anni luce dal Sole, è in realtà è un sistema binario formato da due stelle azzurre. Il suo nome indica la spiga di grano che la Vergine ha in mano nelle antiche rappresentazioni della costellazione. Per individuare una figura femminile in questo insieme di stelle ci vuole una certa fantasia, ma forse siamo noi moderni che non sappiamo vederla. I Romani la riconoscevano, i Greci la identificavano con Persefone, gli Egizi con Iside, i Sumeri con Istar e gli Indiani con Kanya, la madre del di Krishna.


DENEBOLA
Come si trova: Si prolungano i due fianchi del Grande Carro verso il basso finché i due segmenti si incontrano. In questo modo si punta verso la costellazione del Leone e si incontra la stella Regolo, che è sul petto di questo animale immaginario piuttosto difficile da vedere. Per questo Regolo si chiama anche Cor Leonis. Denèbola è nel punto di attacco della coda ed è la seconda stella di questa costellazione per luminosità.

Denèbola è abbastanza giovane avendo circa 400 milioni di anni (!) e la sua luminosità varia un po’ ogni due ore. Il suo nome deriva dall'arabo Denèb Alased, "la coda del Leone” per la sua posizione nella costellazione. In astrologia era considerata portatrice di sfortuna.

 
  

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