e nei bioritmi
Ricerca di Claudio Mercatali
Nella nostra cultura indoeuropea il riferimento positivo è quasi sempre il Sole e non la Luna. Così si dice che una persona imprevedibile è lunatica e una chiara nei suoi intenti è solare. In altre culture, come quella araba, le cose stanno diversamente. Però il sorgere della luna e le sue fasi hanno qualche importanza anche per noi.
Il calendario lunare
Nel
nostro calendario c’è una festa fissata in base alle fasi lunari ed è
la Pasqua. La storia dice che nel Concilio di Nicea (anno 325) fu deciso di
festeggiarla nella domenica che segue il plenilunio
dopo l’equinozio di Primavera. Dunque facendo un po’ di conti la Pasqua varia
di anno in anno e può cadere fra il 22 marzo e il 25 aprile perché:
- Se il 21 marzo è un sabato di luna piena sarà Pasqua il giorno dopo.
- Se il plenilunio cade il 20 marzo si aspetta il successivo, il 18 aprile.
- Se questo giorno è una domenica occorre aspettare la domenica dopo, il 25 aprile.
Si dice che la Pasqua è "bassa" se cade prima del 2 aprile e "alta" dal 14 al 25 aprile.
La data della Pasqua per gli anni a venire è stabilita dalla Chiesa Cattolica con un calcolo ideato da un astronomo dell' Antica Grecia. Il problema da risolvere è che l’ anno solare ha 365 giorni (366 nei bisestili) e un anno lunare ha 12 mesi lunari di 29,5 giorni per un totale di 354 giorni (355 nei bisestili triennali). Dunque l’anno solare è più lungo del lunare di 11 giorni.
Se il primo
gennaio c’è la luna nuova i due tipi di anno partono “alla pari” e al 31 dicembre seguente saranno passate 12 lune più 11 giorni. Sicché dopo due anni la
differenza sarà di ventidue giorni e così via. I giorni di sfasamento dell' anno
lunare rispetto al solare formano l’ epatta. Se l'epatta arriva o supera
30, si aggiunge un mese (detto embolismico) nel calendario lunare e si sottrae
30 dall' epatta. Ad esempio all' inizio del quarto anno l'epatta è 33, perciò il
terzo anno diventa embolismico e l'epatta del quarto anno vale solo tre.
L’astronomo greco Metone nel 432 a.C elaborò questo conteggio e
si accorse che l’epatta si ripete con la stessa successione ogni 19 anni con un
piccolo errore che si corregge aggiungendo un giorno all’epatta del
diciannovesimo anno (il saltus lunae).
11,
22, 3, 14, 25, 6, 17, 28, 9, 20, 1, 12,
23, 4, 15, 26, 7, 18, 29, 10 (+1 per il saltus lunae)
e si ricomincia.
A) L’epatta del 2019 è di 23 giorni. Il novilunio è al 30
– 23 = 7 marzo, e quindi il plenilunio è il 7 + 14 = 21 marzo, che è proprio l'equinozio. Però conta il plenilunio dopo l'equinozio e si deve aspettare quello di aprile. La domenica seguente (21 aprile) sarà Pasqua.
B) L’epatta del 2020 è di 4 giorni. 30 –
4 = 26 marzo è il novilunio e 14 giorni dopo (8 aprile) comincia il
plenilunio. La prima domenica a seguire (12 aprile) sarà Pasqua.
L’influsso della luna
Secondo alcuni la luna ha un influsso sull' orto: quando è crescente stimola lo sviluppo di foglie e frutti,
mentre in fase calante dà energia alle parti sotterranee delle piante. Per queste persone prima del plenilunio conviene seminare gli ortaggi con frutto, fiore e seme come pomodori, zucche,
fagioli, fave, piselli e cavoli e quelli da foglia, come gli spinaci.
Con la luna calante conviene piantare gli ortaggi che si sviluppano sottoterra, come patata,
barbabietola, rapa, aglio, cipolla, scalogno, porro, carciofo, asparago,
sedano.
Qualche
“esperto” forse vi dirà che questo elenco è incompleto e non va bene per
l’insalata, che si semina con la luna calante e la carota, da seminare in luna
crescente. Può darsi che abbia ragione perché le varianti sono tante.
Il 27 luglio scorso, con la luna piena e l'eclissi, seminai dell' insalata gentilina e altrettanta lì accanto l’ 11
agosto, al novilunio e poi annaffiai allo stesso modo. Dopo due
mesi esatti raccolsi l’insalata seminata con la luna piena (inizio della
fase calante) e dopo quindici giorni l’altra seminata con la luna nuova (inizio
della fase crescente). Non c’era nessuna differenza d’aspetto o di sapore fra
le due colture, però quella seminata con la luna calante la dovetti sarchiare
tre volte mentre per l’altra, che era lì a venti centimetri di distanza bastò solo una sarchiatura. Sarà un caso? Pensai che la luna calante
avesse favorito anche la crescita della cosiddetta “erba grassa”, che è uno dei principali infestanti per gli orti qui da
noi, però gli orticultori più esperti ai quali chiesi un parere scartarono questa ipotesi. Dunque non arrivai a nessuna risposta certa e non so dire se l'influsso della luna nella crescita degli ortaggi c'è oppure no.
Come si fa a sapere se la luna è crescente o calante?
Il proverbio dice: “La luna è mentitrice: quando dice che decresce (disegna una D) è crescente.
La cultura popolare è così, un po’ ingenua e un po' leggendaria, però se dura da secoli è possibile che ci sia un motivo. Se avete l’orto potete tenere conto di queste "regole", che non costano niente ma forse vi faranno diventare un po’ più lunatici di quanto non siate già.
Per approfondire:
sito vitaesalute.org/calendario lunare_italiano_php
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