martedì 14 maggio 2019

Successe nel 1817

Cronaca della vita a Marradi
Ricerca di Claudio Mercatali

 

Siamo nel 1817 ed è da poco finita l’epoca napoleonica. A seguito del Congresso di Vienna ritornano i sovrani spodestati dai Francesi e quindi a Firenze il Granduca Ferdinando III.
A Marradi le cose dal punto di vista economico vanno abbastanza bene: è finito il periodo degli arruolamenti forzati nelle armate dell’ Impero Francese, le tasse sono diminuite perché non ci sono più guerre da finanziare ma soprattutto sono ripresi i lavori per la nuova Strada Faentina, il moderno collegamento fra la Toscana e la Romagna che toglierà il paese dall’ isolamento. Però le condizioni igieniche del capoluogo sono un disastro: in estate un’epidemia di tifo provoca molti morti.

 


 
 
11 marzo 1817 

Per promuovere la coltivazione delle patate l’Imperiale Regio Governo (i Granduchi Lorena avevano questo titolo, perché erano degli Asburgo) regala a Marradi 2000 libbre di tuberi e raccomanda di piantarli e di non venderli per il consumo.
Luigi Bambi, il vetturino che ha portato a Marradi i sacchi, riceve un compenso di 54 lire 6 soldi, 8 denari e il camarlingo del Comune gli rilascia la ricevuta.



Dal 31 marzo
al 5 aprile

Dai libri paga della Camera delle Comunità risulta che 700 operai lavorano per costruire la strada da Marradi a Crespino.

 


 

 
 
 
 
 
30 aprile

Giovan Carlo Fabroni scrive al Comune: “Il sottoscritto Perito Comunitativo dietro riscontro fatto della Strada Faentina da Marradi a Marignano accollata ai Signori Cavalier Jacopo Fabroni e Soci certifica che i signori accollatari oltre ai lavori indicati nell’ultimo certificato fatto il di 21 gennaio passato hanno compiuto il tratto di strada rimasto da formarsi nei campi del podere di Scorzolino …”. Il perito Giovan Carlo (il controllore) e Jacopo Fabroni (il controllato) accollatario dei lavori sono fratelli; oggi noi diremmo che qui c’è un conflitto di interessi.

 


24 giugno

L’editto napoleonico di Saint Cloud (1804) aveva vietato la sepoltura nelle chiese per motivi igienici. A partire da quell’anno si costruiscono o ampliano tutti i cimiteri. Uno di questi era dietro alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie (nota coma “la Cappellina”) e ancora oggi scavando nei campi attorno emergono delle ossa. Come mai nei mesi di giugno e luglio vengono sepolte qui 14 persone miserabili?

 

1 luglio

Il Comune rimborsa all’Ospedale San Francesco le spese per una lunga serie di ricoveri. In paese c’è una epidemia di tifo petecchiale. Il tifo esantematico o tifo dei pidocchi o petecchiale è una malattia infettiva tipica dei luoghi con gravi deficienze sanitarie. Questo è il motivo delle tante sepolture alla Cappellina.

 

5 luglio

Si noleggia una carrozza per l’ingegnere che segue i lavori della Faentina.

 
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1 agosto

Il capomastro Jacopo Mughini presenta la nota spese per il lavori fatti nella Pubblica fonte, situata nel centro del paese, all’angolo del muro del Convento, come indicato qui accanto. Questa fonte sarà poi demolita dopo qualche anno per far posto alla cosiddetta Strada Nuova (via Razzi) che era la Nuova Faentina dentro il paese.

 




14 agosto

Arriva il conto dalle ditte che hanno lavorato al ripristino delle strade della Badia del Borgo, di Palazzuolo, di Gamberaldi. Il percorso di allora non è quello odierno: la prima passava da Casa della Volpe e poi dalla Presìa. La seconda saliva dalla Cappellina, verso il podere Voce Chiara, fino al podere Valpedro Primo (oggi noto come Ponte di Collecchio), la terza passava dal podere Il Corno e andava verso il podere Campolungo.

 
 




 
 
agosto - settembre

Continuano gli elenchi della parrocchia di S.Lorenzo sepolti a spese del Comune perché miserabili e quasi tutti vittime dell’epidemia di tifo petecchiale.

 

 

4 ottobre

Il notaio manda il conto al Comune, che ha acquistato la Villa dell’ Annunziata, ex Convento dei Padri Serviti chiuso ed espropriato da Napoleone nel 1807.
Negli anni seguenti sarà messa all’asta e dopo una lite andrà agli immancabili Fabroni.

 

30 gennaio 1818

L’ingegner Girolamo Vettori presenta il conto per il progetto del Ponte di Marignano.

 

Fonte: documenti dell’Archivio storico del Comune di Marradi.

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