Un albero molto amato
dai marradesi
di Claudio Mercatali
Il tiglio è una pianta della famiglia delle Malvacee. Il nome deriva dal greco ptilon (=ala), per la caratteristica aletta che favorisce la diffusione eolica dei grappoli di frutti. E' un albero longevo, che vive circa due secoli. A Marradi è una pianta che è sempre piaciuta molto, tanto che nel perimetro del paese ce ne sono circa duecento, quasi tutti secolari. I più vecchi sono quelli del Viale della Stazione, che vennero piantati qualche anno dopo la costruzione della ferrovia Faentina, negli anni 1890 - 1895 e quindi hanno circa 120 anni.
Fiorisce all'inizio dell'estate, facendo delle infiorescenze, poco appariscenti ma molto profumate. L'odore delicato che si sente nei viali del paese in giugno è dovuto proprio a queste. Nell'Ottocento il Comune deliberava ogni anno il prezzo per la vendita dei fiori, dai quali si ricavavano delle essenze profumate e anche degli infusi.
Per realizzare due tazze di infuso di tiglio servono due manciate di fiori freschi, o una manciata di fiori secchi, conservati in una bottiglia chiusa ermeticamente. Si fa bollire un tegamino d'acqua zuccherata e poi si versano i fiori. Si lascia bollire qualche minuto e poi a riposo per un quarto d'ora.
Alcuni buongustai assicurano che il sapore migliora se si dolcifica con il miele, altri preferiscono zuccherare con il fruttosio.
Chi ha ragione? Gli antichi Romani dicevano: "de gustibus non est disputandum" sui gusti non c'è da discutere.
Fiorisce all'inizio dell'estate, facendo delle infiorescenze, poco appariscenti ma molto profumate. L'odore delicato che si sente nei viali del paese in giugno è dovuto proprio a queste. Nell'Ottocento il Comune deliberava ogni anno il prezzo per la vendita dei fiori, dai quali si ricavavano delle essenze profumate e anche degli infusi.
Per realizzare due tazze di infuso di tiglio servono due manciate di fiori freschi, o una manciata di fiori secchi, conservati in una bottiglia chiusa ermeticamente. Si fa bollire un tegamino d'acqua zuccherata e poi si versano i fiori. Si lascia bollire qualche minuto e poi a riposo per un quarto d'ora.
Alcuni buongustai assicurano che il sapore migliora se si dolcifica con il miele, altri preferiscono zuccherare con il fruttosio.
Chi ha ragione? Gli antichi Romani dicevano: "de gustibus non est disputandum" sui gusti non c'è da discutere.
della stazione
di Marradi, oggi
e nel
1930.
Che proprietà ha questo infuso?
Gli
esperti dicono che la tisana di tiglio contiene l'olio eterico che, assieme
ad altre essenze idrosolubili, è un lenitivo antispasmodico (contro la tosse) e
ha un effetto rilassante (favorisce il sonno). Inoltre rilassa i muscoli, ed è
efficace in caso di crampi.
Nessun commento:
Posta un commento