martedì 29 marzo 2016

La strada per Badia della Valle

1895 Il Comune costruisce una strada moderna nell'alta valle dell' Acerreta
ricerca documentaria di Mario Catani



Badia  della Valle, o di Valle Acerreta, è un sito dell' anno Mille, cenobio di frati secondo la Regola di San Pier Damiano. Gamogna era il suo eremo, perché i monaci alternavano un periodo di vita cenobitica a uno di vita eremitica. Nel Cinquecento il convento chiuse e la chiesa divenne una semplice parrocchia di fondovalle. E anche Gamogna ebbe la medesima sorte.


 
I frati non avevano bisogno di comode vie d' accesso, perché si spostavano soprattutto a piedi e poi in fondo erano dei penitenti. 
Così Badia della Valle a fine '800 si poteva raggiungere solo con un sentiero che saliva da Lutirano lungo l'alveo del torrente Acerreta.
Il tracciato si vede nella planimetria qui sotto.




Essendo cambiati i tempi, nel 1895 il Comune di Marradi commissionò all' ing. Lorenzo Fabbri un progetto per costruire una comoda strada comunale, che è quella odierna.


Qui accanto: 7 novembre 1895
il Sindaco commissiona 
il progetto all'ing. Fabbri



Clicca sulle immagini
per avere una comoda lettura







Fabbri era preciso nelle sue cose e dopo un sopralluogo a Lutirano stimò che le cose da fare fossero queste ...













L'ingegnere, che negli stessi anni aveva costruito la centrale elettrica di Marradi, fece un progetto accurato, con due ponti ad arco di 4m di luce, e due ponticelli da 2m, in pietre squadrate.




... Le opere d'arte di maggiori dimensioni sono i ponti sui fossi di Maggio e Badia che hanno 4m di luce ...


e concluse ... Ci si astiene da ulteriori descrizioni perché dal qui annesso profilo longitudinale possono dedursi tutti gli altri particolari che si omettono per brevità ...

 
5 agosto 1897
Pietro Fabbri, fideiussore,
(omonimo dell'ing Lorenzo)
 consegna i disegni
con i lavori da fare
al capomastro Antonio Filipponi
(che li esegue)


Dunque questa è la planimetria della strada con i disegni dei ponti, che allora erano di bella fattura e oggi sono abbastanza malmessi.







 


Fonte: Archivio storico 
del Comune di Marradi,
impaginazione
di C.Mercatali
















































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