ricerca di Claudio
Mercatali
L'albergo oggi
Nel 1898 venne costruito l' Hotel
Casa dell'Alpe, più noto come Albergo Gran Fonte dell' Alpe.
L'edificio c'è
ancora, ormai cadente e sulla facciata si legge la sua insegna arrugginita.
Quando ero ragazzo ricordo che lì di fronte, sedute, spesso c'erano due
vecchine e credo che fossero le ultime proprietarie dell' albergo ancora attivo,
almeno in teoria ...
L'albergo
ai tempi d'oro
I primi proprietari, alla fine
dell' Ottocento, furono i fratelli Sicuteri, padroni di grandi estensioni di
terre e boschi alla Colla di Casaglia e verso il Giogo. Questa era una famiglia
di pastori e allevatori mugellani, originaria di Razzuolo, che si incontra talvolta
nelle cronache dell' Ottocento. L'abilità negli affari, ben condotti per alcune
generazioni, li aveva arricchiti e a fine secolo, essendo cambiati i tempi e le
attitudini, alcuni di loro smisero con l'allevamento e investirono l'ingente
patrimonio in immobili, a Firenze e nel Mugello. Una delle iniziative dei
fratelli Sicuteri fu appunto la costruzione di un albergo in cima alla Colla,
nelle loro terre.
L'idea non era male, perché il
sito è fresco, ricco d'acqua, in mezzo ad un ambiente adatto per le escursioni
e il riposo dalle fatiche cittadine. E' il primo tentativo di sfruttare i
nostri monti dal punto di vista turistico. Le cose non andarono bene e dopo
qualche tempo l'albergo si ridusse a un semplice ostello per pochi viandanti.
Nel dicembre 1898 il Messaggero
del Mugello, un giornale che si stampava a Borgo S.Lorenzo, diede la notizia
dell' imminente apertura dell' albergo:
NUOVA STAZIONE CLIMATICA
SUL NOSTRO APPENNINO
La Casa dell' Alpe, podere di proprietà dei signori Sicuteri nella
prossima estate sarà trasformata in una vera e propria stazione climatica,
diretta dal sig. Molinelli della Madonna dei Tre Fiumi. La felice posizione
alpestre di quella località, la ricchezza delle sorgenti di acqua purissima, la
bellezza delle faggete secolari e dei prati verdi che la circondano, sono tali
pregi da renderla preferita a molte altre stazioni consimili.
La vicinanza della ferrovia, la strada provinciale faentina ampia e facile che conduce fino alla porta dell' albergo, sono tali prerogative di comodità, che non appena saranno conosciute dal pubblico grosso e grasso che si diverte, saranno sfruttate a gara dagli assetati di aure pure e balsamiche e d'acque salubri e fresche.
Per le signore e
signorine le ombre di Frassinello e quelle più dense di Cà di Marcone saranno
certamente le più simpatiche attrattive; poiché le immani braccia forzute dei
grandi faggi, offrono la più gradita ospitalità quando nel Sollione i raggi di
Febo non riscaldano, ma scottano addirittura la pelle di chi ad essi si espone. Auguriamo all'intelligente e coraggioso intraprenditore, spessi e lauti
affari.
L'albergo fu reclamizzato a
dovere, attraverso inserzioni e articoli di giornale. I proprietari puntavano
ad una clientela cittadina di lusso e offrivano servizi moderni e comodità.
Ecco qui accanto un raffinato articolo che parla dell' inaugurazione di
Casa dell' Alpe, nell' agosto del 1899. Ci fu gran festa, quel giorno, in cima
alla Colla:
... all' umile sottoscritto è toccata quest' anno la fortuna di aver da
un amico, per cui sarà eterna gratitudine, l' indirizzo di questa Casa dell' Alpe,
adagiata ai piedi di un monte, all' altezza di 876m, circondata da alte, ombrose
e fresche faggete ...
... qui si ripete quanto nel
fervore ascetico esclamavano gli eremiti della bella e terribile età (?): O solitudo sola et vera beatitudo!
... ideata dagli intraprendenti fratelli Sicuteri, benemeriti e parlo
ex imo corde (= dal profondo del cuore)
per aver riattata e adattata questa casa a comodo albergo; favorita e
caldeggiata dai parroci di S.Giovanni, Ronta e specialmente di Casaglia ...
... memori che "se oported laudare Deum in cymbalis bene
sonantibus", (dal Salmo 150: è opportuno lodare Dio in allegria) ogni nostra azione deve avere inizio dal
culto divino, questi pii Priori, in seguito a regolare permesso, eressero un
altare in mezzo a un bel prato per la celebrazione della Messa ...
... furono poi innalzati palloni aerostatici, furono ballate delle
danze con molto slancio da questi pastori con certe movenze da suscitare
l' ammirazione di un maestro di coreografia ...
... chiuse la festa una corsa alla romana, senza sella, davvero
emozionante ...