giovedì 16 marzo 2017

La spezieria di Orlando Pescetti

Una antica farmacia 
di Marradi nel Settecento

ricerca di Claudio Mercatali



Ci sono tanti tipi di sentenze: civili, penali, per i reati contro il patrimonio o contro le persone e altro ancora. 
Alcune sono rilevanti dal punto di vista giuridico e vengono registrate negli archivi dei tribunali come riferimento per altri casi simili. Senza scendere nel dettaglio diciamo che “fanno giurisprudenza”. Si faceva così anche nei secoli passati.

Questa ricerca riguarda appunto una sentenza del Settecento, su un fatto avvenuto a Marradi, ritenuta significativa e registrata nel “Tesoro del Foro Toscano” ossia nella raccolta degli atti da ricordare. I fatti sono questi:

Orlando Pescetti, discendente dello scrittore del ‘600 che si chiamava come lui, era un farmacista che nel 1763 teneva bottega a Marradi, probabilmente nella casa di famiglia, che era proprio accanto a quella di Dino Campana. 


La Spezieria Pescetti nel Settecento era in un edificio distrutto nel 1944 in un bombardamento aereo, sotto un terrazzino artistico, che si vede in questa foto degli anni Trenta.

All’epoca le medicine non si compravano dalle Case farmaceutiche ma venivano fatte direttamente in farmacia, con le erbe aromatiche e le spezie, da cui il nome di spezziere.
Nella spezieria di Pescetti lavorava l’ apprendista Giuseppe Piazza, tanto bravo da essersi meritato nel tempo la fiducia completa del suo principale, che lo lasciava “fare e disfare” sicuro che si sarebbe comportato bene.



Però a un certo punto Pescetti  cominciò a dubitare dell’onestà del suo dipendente e alla fine lo denunciò per furto di denaro e di merce dal suo negozio. Il processo si tenne a Marradi e le cose andarono così:





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