venerdì 20 marzo 2020

Dino Campana torna a Bologna

Il ricordo di Mario Bejor
Ricerca di Claudio Mercatali

  

Nel 1912 Dino Campana frequentò di nuovo l’Università di Bologna. Era già stato qui nel 1903 – 1904 e poi si era trasferito a Firenze. Era iscritto alla Facoltà di Chimica, e si fa fatica a immaginare un indirizzo di studi meno adatto a lui. Infatti non combinò niente e visse per un certo periodo da goliardo assieme a una nutrita compagnia di studenti romagnoli. Però dal punto di vista poetico questo fu per lui un tempo positivo, perché nei giornaletti universitari pubblicò le prime cose e di certo riordinò il quadernetto Il più lungo giorno, la raccolta di poesie che nel 1913 portò a Firenze a Papini e Soffici, che la persero.

Lasciamo stare tutto questo e affidiamoci ai ricordi di Mario Bejor, uno studente di Bagnacavallo che conosceva il poeta e lo frequentò. Che cosa faceva Dino Campana a Bologna quando non era all’università e non scriveva poesie? Leggiamo:

Comparve fra noi, se la memoria non mi inganna, sul finire dell'inverno 1911 - 1912; portato dalla comune origine regionale, non da precedenti amicizie …











… pasti da 80 cent
alla "Cervetta" …











… per la verità, Campana, sciatto all'aspetto e rude nei modi non destava simpatia …







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una comoda lettura







… serbava per l'abbandonata chimica un grande disprezzo…










… In via Zamboni, angolo Via del Guasto, aveva già fatto parlare di sé, sedie all'aria, vetri infranti, costole ammaccate …






… Mario aprimi …











… Prediligeva Verlaine e ne aveva tradotte le poesie …









… Il Bacio … è la sola poesia non sua che Dino sentisse propria …











… In presenza dell'arte sentiva il bisogno di essere solo, perché in quella voleva fondersi …


















… Si perdeva volentieri e a lungo a illustrare le teorie estetiche di quel filosofo …























… Aveva vissuto per un anno in montagna, segregato dal genere umano intellettuale, presso il montanaro Pietro Donatini di Cignati di Marradi …






… Divenne col tempo più strano e da diversi compagni scansato. Scomparve.







Bologna! Città di beghine e di ruffiani, mai un omicidio, mai un fatto di sangue! …

























… Dopo il 1916 non lo rividi più …





Per ampliare: Una copia anastatica di questo libretto, curata a suo tempo dal dott. Rodolfo Ridolfi, è alla biblioteca comunale di Marradi.








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