attualità
e modellismo
Un articolo
di Adriano Betti Carboncini
Il
24 aprile 1893 fu inaugurata le linea ferroviaria da Firenze a Faenza. Nei
giorni precedenti erano finiti i collaudi nell’ultimo tratto, quello più
difficile da costruire, da Borgo San Lorenzo a Marradi, e tutto era risultato
regolare. Entrò così in esercizio un moderno collegamento fra l’Italia
Settentrionale e Centrale, che si affiancava alla linea Porrettana, ormai
insufficiente. La Faentina rimase l’unico collegamento moderno fino agli anni
Trenta, quando entrò in funzione la Direttissima Bologna – Firenze.
Queste
sono tutte cose note e quindi andiamo avanti. Quante se ne sono dette sulla
Faentina? E’ nata vecchia, ha un solo binario, ha un tracciato torto, pende
troppo, ci sono dei raggi di curvatura stretti vicino a Crespino, è un
ramo secco, ma anche: ha un fascino particolare, e per quanto antica è un
collegamento agile dalla Romagna alla Toscana, è piacevole da percorrere con i
treni moderni, non è un ramo secco.
Nel blog ci sono diversi articoli che illustrano le due “scuole di pensiero” e chi vuole ampliare può cliccare nel tematico e cercarli.
Ora interessa una accurata ricerca di Adriano Betti Carboncini, edita nella rivista I Treni Oggi del giugno 1985, che riporta la storia in dettaglio, illustrata da belle fotografie che poi furono usate anche da Giuseppe Tarabusi nel suo libro Marradi com’era, insostituibile punto di partenza per chi vuole scrivere qualcosa sul nostro territorio. Dunque leggiamo:
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