Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

sabato 7 dicembre 2019

La Ferrovia Faentina descritta da un appassionato

Da I Treni oggi, rivista  di storia,
attualità e modellismo
Un articolo di Adriano Betti Carboncini

  

Il 24 aprile 1893 fu inaugurata le linea ferroviaria da Firenze a Faenza. Nei giorni precedenti erano finiti i collaudi nell’ultimo tratto, quello più difficile da costruire, da Borgo San Lorenzo a Marradi, e tutto era risultato regolare. Entrò così in esercizio un moderno collegamento fra l’Italia Settentrionale e Centrale, che si affiancava alla linea Porrettana, ormai insufficiente. La Faentina rimase l’unico collegamento moderno fino agli anni Trenta, quando entrò in funzione la Direttissima Bologna – Firenze.

Queste sono tutte cose note e quindi andiamo avanti. Quante se ne sono dette sulla Faentina? E’ nata vecchia, ha un solo binario, ha un tracciato torto, pende troppo, ci sono dei raggi di curvatura stretti vicino a Crespino, è un ramo secco, ma anche: ha un fascino particolare, e per quanto antica è un collegamento agile dalla Romagna alla Toscana, è piacevole da percorrere con i treni moderni, non è un ramo secco.




Nel blog ci sono diversi articoli che illustrano le due “scuole di pensiero” e chi vuole ampliare può cliccare nel tematico e cercarli. 

Ora interessa una accurata ricerca di Adriano Betti Carboncini, edita nella rivista I Treni Oggi del giugno 1985, che riporta la storia in dettaglio, illustrata da belle fotografie che poi furono usate anche da Giuseppe Tarabusi nel suo libro Marradi com’era, insostituibile punto di partenza per chi vuole scrivere qualcosa sul nostro territorio. Dunque leggiamo:






Nessun commento:

Posta un commento