Medaglie e premi
per le filande
di Marradi
Ricerca di Claudio
Mercatali
e Luisa Calderoni
La planimetria e la guida
Il 15 settembre 1861 il re
d'Italia Vittorio Emanuele II inaugurò la prima Esposizione Nazionale del nuovo
Regno d'Italia.
Era una manifestazione
importante, con la quale il nuovo Regno cercava di accreditarsi di fronte alla
stampa estera. La dichiarazione dell' Unità d'Italia era stata pronunciata sei
mesi prima, al Parlamento di Torino, ma la città giusta era la bella Firenze,
che aveva più immagine. Il sito scelto fu la vecchia stazione Leopolda, punto
di arrivo delle ferrovie del Granducato di Toscana, dismessa in quanto tale ma
rimessa a nuovo in questa nuova veste. L'Esposizione durò due mesi; vennero
esposti quasi 3000 prodotti, e i visitatori furono 136.000.
Un padiglione, il XIII, era
dedicato alla seta, con una grande mostra di prodotti finiti e di materia
prima. Anche le filande di Marradi e di Modigliana parteciparono e furono
premiate oltre ogni aspettativa ...
L'organizzazione aveva nominato
una commissione di giurati, accompagnata da tanti esperti, che passarono in
rassegna i vari stand e decisero quali erano quelli meritevoli del premio.
La relazione dei giurati per la
classe XIII (settore della seta) fu molto lusinghiera per le setaiole di
Marradi e i premi fioccarono.
I fabbricanti di sete gregge
erano accorsi in massa da tutta la Romagna Toscana, e specialmente da Marradi e
da Modigliana, che erano due piccole capitali di questo prodotto.
La produzione in quegli anni era
di 25 - 30 quintali all'anno, che è moltissimo se si pensa che il filo di seta
lavorata è sottilissimo.
Però il punto forte della
produzione era la seta greggia, come si può leggere qui sotto.
Chi vinse?
I premi erano per categorie: fra le
Direttrici e le Addette furono premiate Bandini Anna, Bandini Filomena, Bassani
Pierina, Cappelli Anna, Fabbri Settimia, Ferri Anna, Graziani Marianna, Mercatali
Metilde, Solaini Anna, Tarabusi Maria,
In un altro elenco compaiono
anche:
Ciani Teresa, Poggiolini Rosa,
Scheda Teresa, Vanni Maria, Vinci Maria.
Si noterà che sono tutte donne e
questo è importante, perché dimostra che già allora le marradesi erano inserite
bene nel mondo del lavoro e non solo in agricoltura.
La regola principale della
Memoria Storica dice che il ricordo tramandato si perde dopo la terza
generazione, cioè di solito arriva al racconto dei nonni, e quindi si va
indietro solo di circa 70 - 80 anni.
Qui siamo a più di 150 anni di
distanza e sarà difficile che qualcuno abbia una memoria tramandata di questi
premi, anche se ha lo stesso cognome delle premiate. In caso contrario ne
riparleremo.
Per chi vuole approfondire, su
questo blog ci sono altre ricerche di Luisa
Calderoni:
- Le Filande (archivio alla data 4.05.2011)
- L'Expo della seta del 1850 (01.06.2011)
- L'allevamento domestico del baco da seta (20.11.2011).