per il futuro
Ricerca di Claudio Mercatali
Il 1925 a Marradi fu un anno di importanti iniziative. Il Consorzio Marradi – Tredozio – San Benedetto costituito allo scopo diede inizio ai lavori per la nuova rotabile Marradi - San Benedetto e il Credito Romagnolo, già presente in paese dal 1921, cominciò la costruzione della nuova sede in Piazza Scalelle, oggi Unicredit. Sette o otto anni erano pochi per metabolizzare il dolore di chi aveva avuto dei giovani morti in guerra e le condizioni economiche del paese erano precarie, soprattutto per la cronica mancanza di lavoro. Però dagli articoli della stampa locale traspare un certo ottimismo e le ricorrenze sembrano più liete o meno tristi. C’era la dittatura, non c’era la libertà di stampa e gli unici settimanali in edicola erano Il Nuovo Piccolo di Faenza, un foglio di proprietà della Diocesi, e il Messaggero del Mugello, di proprietà della Tipografia Mazzocchi ma strettamente controllato dal Fascio di Borgo San Lorenzo. Leggiamo:
L'organizzazione "Giovani esploratori cattolici" era un gruppo simile agli scout ma organizzato dalle parrocchie.
Il settimanale Il Piccolo ha sempre avuto una ottima rubrica di scienze e astronomia, prima con Raffaele Bendandi e poi con Arturo Tanesini.
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Negli ultimi giorni di agosto un ladro penetrato nella chiesa arcipretale di notte compì un consistente furto. Questa qui accanto è la notizia data dal Messaggero del Mugello.
Di solito le notizie di argomento religioso o sulle attività di parrocchia erano date dal Nuovo Piccolo e quelle sull'attività del Municipio dal Messaggero del Mugello. Ambedue i settimanali erano soggetti alla censura imposta dal regime, però il Nuovo Piccolo di meno.
La attuale chiesa di Casaglia fu costruita negli anni 1911 - 1912 e il campanile alla metà degli anni Venti, su iniziativa del parroco Don Enrico Braschi e per la decisa volontà dei casagliesi.
Le banche del paese e altri Enti, sollecitati dal presidente del Patronato scolastico offrirono un finanziamento per la scuola.
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Perché alle scuole elementari c'è "la raccolta del dollaro"? Leggi la spiegazione qui di seguito.
Durante la guerra la Banca d'Italia per finanziare gli acquisti di armi aveva sottoscritto tante obbligazioni in dollari con la Banca d'Inghiltera e il Tesoro americano e questi titoli nel 1925 erano giunti a scadenza e dovevano essere rimborsati in valuta. Dalla Gazzetta Ufficiale del Regno apprendiamo che gli importi erano notevoli e fu organizzata una colletta nazionale per mettere insieme la cifra in lire, da convertire poi in dollari.