Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

mercoledì 5 marzo 2014

La centrale elettrica di Marradi

La storia attraverso le immagini



  
Il fatto è noto: l'ing. Lorenzo Fabbri, negli ultimi anni dell' Ottocento costruì una centrale elettrica a Marradi, con una presa d'acqua sul fiume Lamone, appena a monte del cosiddetto Pozzo della Lontria. Così Marradi fu uno dei primi paesi ad avere la luce elettrica nelle case e lungo le strade. Un marradese alla fine dell' Ottocento o all'inizio del Novecento poteva avere l'impianto se pagava una sorta di bolletta, un tanto a lampadina, perché i contatori non erano ancora stati inventati.




In caso di morosità la Ditta Busato e Fabbri si riservava il diritto di smantellare l'impianto e di riprendersi le lampadine e i fili. La centrale alimentava anche il vicino mulino a cilindri detto Il Molinone, di cui l'ing. Fabbri era azionista. Tutto finì nei primi anni Trenta, quando la centrale fu venduta alla Società Valdarno. Però la produzione non cessò e continua tuttora, sotto la gestione della Società ENEL Green Power, che si occupa di energie alternative.

Ora qui non interessa rifare la storia della centrale, che è già stata scritta diverse volte in questo blog, ma di documentare per via fotografia la storia di questo impianto storico.




L'ESTERNO




Il canale per portare l'acqua alle turbine è una vera 
e propria opera di archeologia industriale, 
come si vede in queste fotografie.





Qualche tempo fa approfittando del fatto che alcuni operai ENEL erano impegnati nella manutenzione, chiesi di fare delle fotografie all'impianto, che è chiuso al pubblico. Mi risposero che non era possibile, però dopo qualche giorno trovai nella cassetta della posta un dischetto con queste fotografie e ve le ripropongo.




Il camminamento lungo il canale finisce alla diga 
di presa dell'acqua, che sbarra in corso del Lamone.













I meccanismi per aprire le botole di scarico 
sono ancora lì, arrugginiti ma intatti, vicino
 al ponte di ferro della Ferrovia Faentina.




















La Centrale è sovrastata dai ruderi 
del Molino a Cilindri,
al quale forniva energia elettrica.



L'INTERNO




La Centrale è funzionante e automatizzata.
La produzione non basta di certo per il fabbisogno del paese, però è una fonte integrativa conveniente.










Accanto alla turbina moderna si vede
il macchinario del primo impianto,
della fine dell'Ottocento.

























Planimetria del Ponte della Lontria, del Molinone e del canale della Centrale elettrica (fine Ottocento).
E' una Tavola del progetto di costruzione dell'Acquedotto degli Allocchi, a servizio di questi edifici e della stazione di Marradi.














Sopra: la sala delle turbine negli anni Trenta. A destra, con il cappello, si vede Enea, che era il responsabile dell'impianto.


A destra:  La centrale e il Molinone 
negli anni Venti.




Fonti: Le fotografie degli esterni sono di Claudio Mercatali, quelle degli interni di Franco Billi.
La planimetria è un documento dell'Archivio storico del Comune di Marradi.



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