Lanfranco Raparo, Marradi

Lanfranco Raparo, Marradi

martedì 27 ottobre 2015

La Sagra delle Castagne nel 2015

Sono tornati i Marroni Buoni


I Cinipede e le sue
"galle" (dove crescono 
le larve)




Il 25 ottobre a Marradi si è svolta l'ultima delle quattro Sagre delle Castagne e si può stilare un primo bilancio. Com'è andata la stagione per i castanicoltori?


Come ognuno ha potuto constatare sono ricomparsi i marroni, a Marradi e in tutta la fascia appenninica circostante. Il temibile Dryocosmus Kuriphilus Yasumatsu, noto come Cinipide galligeno del castagno quest' anno si è visto poco e i germogli dei castagni hanno prodotto il loro apprezzato frutto.

Chi è costui? Lasciamo ai biologi il compito di descriverlo e leggiamo le due schede qui accanto.





Gli anni scorsi qui da noi il Cinipede in primavera aveva aggredito le piante con un accanimento tale da far temere la fine della castanicoltura tradizionale. 
A vederlo non si direbbe così vorace e distruttivo e gli stessi agronomi cinesi, richiesti qualche anno fa di un parere, erano rimasti sorpresi. Da loro questo insettino era un parassita fra i tanti e produceva danni limitati.

Evidentemente qui da noi non aveva trovato nemici naturali e poteva spadroneggiare. Gli altri insetti lo ignoravano, gli uccelli non lo consideravano un cibo appetibile e il clima appenninico tutto sommato faceva per lui.

In questi casi si cerca di rimediare per via biologica a quello che la natura non fa da sola. Scartata subito l'idea di irrorare i castagneti con insetticidi e pesticidi, che lo avrebbero ucciso assieme a tutti gli altri insetti impollinatori, alle api, ai funghi, ai tartufi e alle erbe officinali del sottobosco, si è cercato di introdurre nell'ambiente qualche suo antagonista.



Queste qui accanto sono tre organizzazioni qualificate per la lotta biologica al Cinipede



Il primo tentativo venne fatto abituando un certo numero di uccelli in gabbia a mangiare le sue larve, per poi liberarli nei boschi. Non è chiaro in che misura questo abbia contribuito a limitare la sua diffusione.

Un secondo tentativo fu fatto importando dalla Cina il Torymus Sinensis, un insetto che nel paese d'origine era un suo nemico naturale. Deve essere stata una brutta sorpresa per il Cinipede, abituato a fare un po' troppo i suoi comodi nei nostri boschi.

E' possibile che anche qualcuno dei nostri insetti abbia trovato di suo gusto la ciccia delle larve di questo dannoso imenottero. Solo fra qualche anno i biologi capiranno come hanno concorso questi fattori e magari anche altri che per ora non abbiamo notato.

Fatto sta che quest' anno, inaspettati, sono maturati i marroni come una volta.
Anche la Sagra ha ripreso vigore e il paese si è attivato come da tempo non si vedeva. Marradi già alle prime ore del mattino, quando non era ancora giorno, era già pronto per l'evento.



Sono le 6.30 del mattino, è ancora buio
e gli operai della Pro Loco
e del Comune hanno già
finito i preparativi
... fra poco si comincia ...





Anche quelli delle bancarelle sono 
mattinieri. Si prevede una sagra affollata 
e ... chi tardi arriva male alloggia ...





Via Fabroni è 
un punto centrale della sagra.
C'è una bella differenza fra
le sette di mattina e il mezzogiorno.








Le due Sagre dell' 11 e del 18
ottobre hanno fatto registrare
10 - 15.00 presenze










Comincia la salita
di via Talenti
















 Il parco giochi
del cosiddetto Chiuso 
(E ciùs)



Di ritorno da via Fabbrini.











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