1888 Si costruisce la centrale
sul fiume Lamone
ricerca di Vincenzo Benedetti
Nel 1887 - 88 l'imprenditore Ferruccio Busato, di Cucca (oggi Veronella), assieme all'ing. Lorenzo Fabbri di Marradi pensarono che si poteva dotare di luce elettrica il nostro paese, sfruttando l'acqua del fiume Lamone al salto d'acqua oggi detto della Lontria.
Busato aveva comprato da poco il molino Presia, che sorgeva dove ora c'è la Centrale Elettrica, con l'intenzione di trasformarlo per fornire la luce a quello che poi sarà detto il Molinone e il 1 giugno 1888 scrisse al Cav. Francesco Scalini della Scala, allora Sindaco:
All' Illmo Sig. Cav
Francesco Scalini
Sindaco di Marradi
Il sottoscritto ha l'onore di rivolgersi alla S.V. Illma per una cosa che porterà qualora venga benevolmente accolta, vantaggio e decoro a questo paese. Avendo il sottoscritto acquistato il molino Présia per impiantare un grande stabilimento meccanico che andrà illuminato a luce elettrica e sembrandogli opportuno che anche nelle vie di questo paese la luce elettrica possa vantaggiosamente essere sostituita alla pubblica luce del petrolio con poca differenza di spesa penso fare alla S.V. la seguente proposta:
Il sottoscritto si propone di fornire la luce elettrica al paese di Marradi per lire 1500 impiantando circa 30 piccole lampade da distribuirsi nei vari punti del paese e tre grandi lampade per le maggiori piazze - e ciò entro otto mesi da oggi.
Nella fiducia che la proposta sarà dalla S.V. trovata degna di considerazione, il sottoscritto attende un cenno di riscontro e ha l'onore di segnarsi.
Marradi, 1 giugno 1888
Devotissimo Busato Ferruccio di Cucca (Verona)
Il Sindaco gli ripose il giorno stesso:
Questo Consiglio Comunale, al quale ho comunicato la proposta sua, ha accolto in massima la di lei proposta per l'impianto della luce elettrica all'interno del Paese, ma prima però di addivenire a una formale accettazione della proposta, desidera dalla S.V. un dettagliato progetto in proposito.
Nel pregarla di una sollecita risposta le dichiaro la mia distinta stima.
Il Sindaco firmato F.Scalini
Il progetto fu presentato nel giro di pochi mesi e realizzato subito. Fu così che Marradi nel 1889 ebbe la luce elettrica nelle strade, come pochi altri paesi in Italia.
Com'era la Centrale alla fine dell' Ottocento? E nel primo Novecento? Ne possiamo avere un'idea da queste fotografie.
Sopra: La Centrale (è la casetta bassa in primo piano).
Dietro c'è l'edificio del grande Molinone, alimentato
dalla Centrale e sullo sfondo lo stabilimento
della Filanda Guadagni - Nati - Vespignani
Il regolatore di velocità
delle Industrie S.Giorgio,
costruito nel 1921
costruito nel 1921
(ora si trova nel museo ENEL
di Bagni di Lucca)
Il personale della Centrale negli anni Trenta.
Da sinistra: Angelo Paganotto, Andrea Vizzani, Pietro Bandini e uno sconosciuto.
La dinamo
della ditta Ercole Marelli
di Milano
Era uno dei meccanismi
più moderni
di Milano
Era uno dei meccanismi
più moderni
Clicca sulle immagini
se le vuoi ingrandire
Il generatore
attuale
La scheda di registrazione
della Società Busato, Fabbri e C.
alla Camera di Commercio di Firenze
Da questa si vede che Busato
si ritirò dalla società dopo poco
tempo e l'ing. Fabbri
rimase l'azionista di maggioranza.
Una bolletta di Egidio Bassetti di Popolano
E' traforata per poter essere letta da una apposita macchina. Questo sistema è l'equivalente della nostra lettura con il codice a barre.
La centrale elettrica di Marradi dal 1962 è dell’ENEL, funziona ed è stata automatizzata. La sua potenza non basta assolutamente per le necessità del paese, però è una fonte di energia abbastanza economica.
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